UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Storia TESI DI LAUREA IN Storia della Spagna Contemporanea CULTURA LIBERTARIA E NUOVA SOCIETÀ. LE RIVISTE SPAGNOLE DI DIVULGAZIONE ALTERNATIVA (1923-1936). Relatore: Prof. Venza Claudio Laureando: Mio Andrea Correlatori: Prof. Ferracuti Giovanni Dott. Canals Jordi Anno Accademico 1996-1997 Indice INDICE 2 RINGRAZIAMENTI 3 1. INTRODUZIONE 4 2. LA NUEVA MORAL SEXUAL 6 2.4.1. Amor libre, matrimonio e divorzio 18 2.4.2. Amore libre, matrimonio e adulterio 20 2.4.3. Matrimonio e prostituzione 20 2.4.4. Matrimonio e verginità femminile 21 3. IL NATURISMO 24 3.4.1. Caratteri generali della medicina naturista 29 3.4.2. La medicina naturista e il contrasto con la medicina ufficiale 29 3.4.3. Confronti tra la medicina allopatica e naturista nelle cure delle malattie 32 3.4.4. La medicina naturista e le vaccinazioni 35 3.5.1. La Trofologia 38 3.5.2. La validità del vegetarianesimo 44 4. L'EUGENETICA 51 4.3. Differenze di significato dei vari termini usati 57 4.7.1. Criminalità e sterilizzazione 71 4.7.2. Metodi non coercitivi di limitazione delle nascite 73 4.8. L'EUGENETICA E LA SELEZIONE SESSUALE DELL'UMANITÀ 74 6. CONCLUSIONE 82 7. BIBLIOGRAFIA 86 7.1. Fonti dirette 86 7.1.1. Le riviste 86 7.1.2. 1 libri (coevi) 100 2 Ringraziamenti Per quanto riguarda le ricerche non posso dimenticare il fondamentale aiuto di Manuel Aisa i Pàmpols e di tutti i collaboratori del Centre de Documentació Històrico Social = Ateneu Enciclopédie Popular di Barcellona. Il Prof. Pere Gabriel dell'Università Autonoma di Barcellona, per i consigli dati. Ringrazio altresì: il personale dell'Archivo Històrico Nacional, Sección "Guerra Civil", di Salamanca, per la disponibilità nelF aiutarmi nelle ricerche. Magda e Manuel di Cornelia per il loro aiuto e per la loro amicizia. Maria Llombart di Barcellona e Benedicto Sanchez di Salamanca per la generosa ospitalità.. 1. Introduzione Questo mio lavoro vuole essere un contributo, anche se modesto, alla conoscenza della cultura libertaria in Spagna negli anni precedenti la guerra civile. Per i limiti che mi sono imposto, la ricerca non potrà risultare completa e non sarà sviluppata in tutti i suoi aspetti. Si intende comunque aiutare aiutare quanti si interessano di alcuni aspetti della cultura libertaria spagnola. 1 Questa cultura non è stata studiata in tutti i suoi particolari, dato che la maggior parte dei lavori dedicati al movimento anarchico e libertario in Spagna sono rivolti più ad argomenti di carattere politico e ai conflitti sindacali, che non alla produzione culturale-educativa 2 . Per prima cosa mi interessa spiegare la scelta del periodo storico considerato. Volevo verificare come negli anni che hanno preceduto la guerra civile si cercasse, in particolar modo nell'ambito dell'ideologia libertaria, di offrire alle classi popolari una qualche formazione e una particolare educazione, al fine di prepararle per quell'importante appuntamento con la storia che si riteneva sempre più vicino: la rivoluzione sociale. 3 Nonostante i gravi problemi organizzativi e la censura del governo centrale 4 , il lavoro svolto dalle riviste qui esaminate è stato imponente e offre quindi una mole più che rispettabile di materiale scritto di varia natura.. All'interno della produzione culturale spagnola ho preferito rivolgermi al mondo operaio, e dei lavoratori in genere, e non a quello della cultura "ufficiale" 5 , per una mia precisa scelta. Infatti volevo considerare i modi della 1 Sulle tradizioni culturali dell'anarchismo spagnolo si veda: AA.W., El anarquismo espanoly sus tradiciones culturales, Madrid, Vervuert-Iberoamericana, 1995. 2 Più avanti spiegherò perché ho utilizzato questa definizione e quali stretti rapporti esistevano tra produzione culturale e volontà educativa del popolo. 3 Su quest'opera di educazione, in particolare delle fasce più giovani della società si veda: Juan Manuel Fernàndez Soria, Cultura y libertad. La educación en las Juventudes Libertarias (1936- 1939), Valencia, Universidad de València, 1996 4 Avendo scelto un periodo compreso tra il 1923 ed il 1936 (non mancheranno tuttavia alcuni articoli scritti a guerra civile già iniziata, perché davano un senso di completezza) la nazione spagnola conosce la dittatura di Primo de Rivera (settembre 1923 - gennaio 1930) e la Seconda Repubblica (14 aprile 1931 - 16 luglio 1936). Per una cronologia si veda, ad esempio, Gerald Brenan, Storia della Spagna 1974-1936. Le origini sociali e politiche della guerra civile, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1970, pagg. XXXIII-XXXV. 5 Per un'informazione di carattere generale della letteratura spagnola dopo quella che è stata chiamata la "generazione del '98", si possono consultare: José Maria Valverde, Storia delle letteratura spagnola, Torino, ERI - Edizioni Rai, 1962. José-Carlos Mainer, La edad de Piata (1902-1939), Madrid, Ediciones Càtedra, 1983. Per un'inquadramento più specifico delle relazioni tra intellettuali e dittatura: Genoveva Garda Queipo de Llano, Los intelectuales y la dictadura de Primo de Rivera, Madrid, Alianza Editorial, 1988. Per un'inquadramento più specifico delle relazioni tra intellettuali e Repubblica: José Carlos Mainer, Gli intellettuali e la Repubblica, in: trasmissione culturale 6 verso le classi più basse della piramide sociale. 7 Volevo cioè mettere a fuoco il modo in cui, attraverso le riviste, la produzione culturale di tipo libertario poteva arrivare al popolo. Mi interessava analizzare la possibilità per l'operaio, ad esempio, di apprendere, attraverso le pagine delle riviste esaminate, qualche idea, per una discussione in famiglia o sul luogo di ritrovo abituale. Tali contenuti culturali erano un'eco delle discussioni in corso in ambienti intellettuali, a cui in altri modi non avrebbe potuto accedere. Quindi, ho cercato di analizzare i temi scelti soprattutto attraverso le riviste e non attraverso i libri, più esaurienti forse, ma sicuramente di lettura più impegnativa. Ho ritenuto che, per una persona che alla sera ritorni a casa stanca dopo un numero considerevole di ore di lavoro, possa risultare molto più avvicinabile e fruibile un articolo di qualche facciata, breve ed incisivo, che in poche righe offra un'introduzione, un inquadramento generale, su di un preciso argomento. Le riviste, a mio modesto avviso, rappresentavano il miglior veicolo per far arrivare la cultura all'interno della classe operaia e lavoratrice. Non va dimenticato che questa trasmissione di cultura veniva intesa come un'opera di educazione, di preparazione del popolo, per favorire gli atteggiamenti e abitudini di vita indispensabili nella futura società libertaria. L'educazione è quindi la ragione come base fondamentale dell'esistenza di queste riviste. Infatti in tutti gli articoli esaminati gli autori ricordavano che il loro scritto era finalizzato soprattutto all'educazione delle persone, qualsiasi fosse l'argomento trattato. La scelta dei temi da trattare e delle riviste da utilizzare è stata fatta tenendo conto dei temi che più abbisognavano ancora di studi particolari e delle riviste più diffuse ed importanti. La produzione letteraria dell'area libertaria di quei decenni era considerevole anche se alcune riviste si pubblicavano per periodi di tempo abbastanza limitati. Molto elevato era altresì il bisogno che il militante sentiva di scrivere o di leggere. 8 Questo si nota soprattutto analizzando le firme degli autori: AA.W., Spagna anni Trenta, Società, cultura, istituzioni, Milano, Franco Angeli, 1993, pagg. 330-346. Manuel Aznar, Gli scrittori spagnoli e l 'antifascismo durante la Seconda Repubblica, in: AA.W., Le passioni dell 'ideologia, Cultura e società nella Spagna degli anni '30 - parte letteraria, Trieste, EDITRE Edizioni, 1991, pagg. 9-21. 6 Per un chiarimento del termine "cultura" in questo particolare contesto si veda: Manuel Perez Ledesma, La cultura socialista en los anos veinte, in: AA.W., Los orìgenes culturales de la II Republica, Madrid, Siglo XXI de Espana Editores, 1993, pagg. 149-198. 7 Per i rapporti cultura e popolo nel contesto spagnolo si veda: Christopher H. Cobb, La cultura y el pueblo, Barcelona, Editorial Laia, 1981. 8 [...] La cultura stava penetrando per mezzo di riviste, libri e la stampa di giornali era abbastanza copiosa. Non solamente giungevano i periodici reazionari come EL DEBATE e l'ABC, ma anche, e certamente più numerosi, quelli più o meno democratici, EL SOL, LA LIBERTAD, EL HERALDO DE ARAGÓN, ecc.; la stampa anarcosindacalista, SOLIDARIDAD OBRERA, CULTURA Y ACCIÓN, LA REVISTA BLANCA, ESTUDIOS, LA NOVELA IDEAL, ecc. Ed EL MOTIN che contava con molti lettori. [...] C.N.T.-A.I.T. Confederación Regional de Aragón, Rioja y Navarra, "Comarcal de Valderrobres (Temei), accanto a quelle appartenti ai più eminenti rappresentanti dell'ideologia libertaria, ce n'erano moltissime altre di persone assai poco note. Logicamente esisteva una differenza nello spessore culturale e scientifico tra i vari interventi. Ma soprattutto dove non c'era la necessità di avere una base scientifica ben formata e consolidata, come nel caso degli articoli che trattavano il tema della morale sessuale, si può notare come un numero molto ampio di persone sentissero la necessità di intervenire direttamente nel dibattito e per non rimanere solo dei lettori passivi. Contrariamente ai saggi, dove ogni autore esponeva le sue idee e il confronto con i suoi colleghi poteva avvenire solo raramente, le riviste davano la possibilità di un dibattito, di una discussione su di un determinato tema che si poteva svolgere abbastanza semplicemente e rapidamente. Le riviste si pubblicavano per lo più con cadenza mensile e quindi ogni autore aveva la possibilità di rispondere ad un intervento o di riproporre alcune posizioni in tempi abbanstanza rapidi. Anche il singolo operaio poteva spedire ad una qualsiasi delle redazioni delle riviste considerate, ma non solo di queste, un proprio intervento su uno qualsiasi degli articoli che aveva letto nel numero appena uscito e, se la rivista non era già completa il suo contributo avrebbe potuto essere pubblicato. Alcuni interventi assomigliano più ad uno sfogo personale che non ad una serie di considerazioni ben ponderate ed espresse, ma proprio per questo motivo ho percepito l'importanza di far intervenire gli autori direttamente in prima persona. In questo ambito chiunque avesse la necessità di comunicare qualche cosa poteva farlo, anche se le sue idee ed opinioni erano contrarie all'impostazione ideologica della rivista. Non c'era, o se c'era non risultava palese, una grossa censura nella scelta degli articoli da pubblicare. Talora la direzione, all'inizio o alla fine dell'articolo, esprimeva il suo disaccordo con le posizioni dell'autore di turno. Su certi temi, in cui era necessario avere una buona conoscenza di base (come nel caso dell'eugenetica), si nota che la maggior parte degli interventi erano fatti da persone colte, ad esempio medici, che ad ogni modo cercavano di riuscire ad esprimersi con un linguaggio comprensibile. Tre sono gli argomenti che ho evidenziato: il problema di una nuova morale sessuale; il naturismo, nelle sue varie posizioni e sfumature; l'eugenetica, ovvero il problema della degenerazione delle qualità della razza umana. Data la mole degli articoli scelti e delle diverse posizioni esistenti, ho preferito redigere un'introduzione dedicata ad ogni tema e non includere una visione generale nella presente introduzione. Questi temi non dovranno comunque essere considerati indipendenti uno dall'altro, ma sono piuttosto parte di quell'unico proposito educativo già enunciato. Ciò verrà evidenziato anche dai riferimenti esplicitati tra un argomento e un altro. Il mio intervento è stato limitato al massimo perché, per una scelta sus luchas sociales y revolucionarias" , Toulouse, Ediciones "Cultura y Acción", 1971, pagg. 133- 134. metodologica ho ritenuto più utile la conoscenza diretta dei testi. Sono ricorso ad una rielaborazione personale solo in quei casi in cui la citazione poteva risultare superflua o poco significativa. Mi interessava evidenziare lo stile linguistico molto particolare adottato dagli autori che mettevano molta enfasi nei loro scritti. Inoltre, essendo gli articoli redatti in una lingua diversa dall'italiano, ho ritenuto che il mantenerli nella loro versione originale potesse essere un'ulteriore motivo d'interesse. La scelta delle riviste è stata effettuata tenendo presente quali erano le più importanti, o come tali venivano considerate, e quali ebbero una vita abbastanza lunga, in modo da poter lavorare su una base solida, con materiale proveniente da riviste di provata esperienza e maturità. 9 In tutto sono sette le riviste esaminate, ma quattro di loro (Etica, Iniciales, Generación Consciente, Estudios) in realtà si riducono a due, in quanto due riviste nel corso degli anni hanno cambiato nome: Etica-Iniciales e Generación Consciente-Estudios. Le altre sono: Tiempos Nuevos, La Revista Bianca ed Etica (di Valencia).L' apporto dato dalle singole riviste non è chiaramente uguale e Generación Consciente-Estudios è stata quella che è risultata essere, a mio avviso, la più importante per quantità, ma anche per qualità, dei contributi offerti. Un'ultima considerazione che bisogna fare è che tutte le riviste da me considerate appartengono all'area di lingua catalana (Catalunya e Pais Valenciano). Non è stata una mia scelta consapevole, ma è stata dettata dall'esigenza di trovare le riviste considerate più importanti e più valide all'interno del vasto mondo della produzione culturale libertaria spagnola. 9 L'unica rivista che non risponde a questi requisiti, ma comunque ho considerato per la sua originalità, è la rivista Etica di Valencia, che ha pubblicato solo quattro numeri. La nueva moral sexual 2. La nueva moral sexual La nueva moral sexual 2.1. Introduzione Prendere in esame la nueva moral sexual non è compito facile per le molteplici sfumature 10 che l'argomento presenta e che sono qui analizzate, per la complessità di selezionare gli articoli seguendo la suddivisione dei temi che mi sono proposto. Nonostante le evidenti difficoltà, ho cercato di trattare ogni tema singolarmente, indicando, dove opportuno, le relazioni di un argomento con gli altri trattati nei vari capitoli. Gli articoli che parlano dei temi legati alla sessualità, al controllo delle nascite, alla posizione della donna in questo aspetto della vita 11 , facevano parte di un unico obiettivo: quello di educare le coppie ad una nuova morale sessuale. 12 Questa nuova morale doveva portare al superamento delle discriminazioni che impedivano un'eguaglianza tra uomini e donne. D'altra parte è stato evidenziato come il movimento libertario spagnolo non giungerà mai ad elaborare una concezione coerente e sistematica del problema 13 . Prenderò in esame gli articoli che più considerano i seguenti argomenti: i rapporti di coppia, le posizioni degli ideologi libertari riguardo alla prostituzione, al matrimonio, all'omosessualità e alla masturbazione. In questa parte non troveranno spazio i temi del controllo delle nascite e del 10 Evidenziate da: José Luis Gutiérrez Molina, La Idea revolucionaria - El anarquismo organizado en Andaluria y Càdiz durante los anos treinta, Madrid, Madre Tierra, 1993, pag. 149. 11 La "carriera" più importante per la donna in quegli anni era senz'altro il matrimonio. Mary Nash, Mujer, familia y trabajo en Espana (1875-1936), Barcelona, Anthropos, 1983, pag. 19. Questo libro dà una visione chiara dei problemi in esame, inserendoli nella vita politica del tempo, non limitando la trattazione al solo ambiente libertario. In questo senso è utile soprattutto il capitolo iniziale, Estudio Preliminar, in Mary Nash, op. cit., pagg. 7-60. 12 Prendendo in considerazione tutte le attività dell'uomo, non solo quella sessuale, il discorso era il medesimo: [...] Si sente una grande fame di pane per lo spirito. [...] Antonio Elorza, La utopia anarquista bajo la Segunda Republica, Madrid, Editorial Ayuso, pag. 356. 13 Mary Nash, Dos intelectuales anarquistas frente al problema de la mujer: Federica Montseny y Lucia Sànchez Saornil, in Convivium, Filosofia Psicologia Humanidades, numeri 44-45, anno 1975/I-II, pag. 73. Il saggio è interessante per la diversa posizione teorica e pratica sul problema della donna in Spagna delle due importanti personalità del mondo femminile e femminista di impostazione libertaria di quegli anni. Per capire meglio la posizione dello Stato e, soprattutto, la differenza di posizioni tra il potere madrileno e la Catalogna, la regione della Spagna dove probabilmente era più forte l'influsso delle idee libertarie a tutti i livelli della vita politica e sociale, si veda: Mary Nash, Polìtica, condicio social i mobilització femenina: les dones a la Segona Republica i a la Guerra Civil, in Mary Nash (ed.), Més enllà del silenci: les dones a la història de Catalunya, Barcelona, Generalitat, Comissió Interdepartamental de Promoció de la Dona, 1988, pagg. 252-256. La nueva moral sexual relativo problema della contraccezione, temi che inserirò nel capitolo riguardante l'eugenetica. Ritornando ai temi che tratterò in questa parte bisogna dire che molte delle idee esposte negli articoli da me considerati si ritrovano anche nei saggi dei teorici anarchici europei del periodo. Uno di questi è Precisiones sobre el anarquismo di Gaston Levai 14 , dove in più parti (oltre al quinto capitolo che è dedicato interamente all'argomento dell'amor libre) si possono trovare spiegazioni sul modo di intendere la libera unione 15 . Secondo Levai l'amore presuppone per la sua stessa natura un contratto di lunga durata (bisogna pensare alle cure per i figli) 16 , l'amore dovrebbe essere la base di un'unione 17 , la famiglia non può quindi scomparire 18 e il genitore maschio dovrà assumere un ruolo maggiore nella cura e nell'educazione dei figli 19 (anche per liberare la donna dal giogo dei lavori domestici) 20 . Per quanto riguarda il tema del ruolo della donna nella futura società, esso non verrà qui trattato in maniera approfondita, sia perché già analizzato in profondità da molti studi sia spagnoli che di altri paesi, sia perché, volendo incentrare l'argomento sul problema delle coppie, si é messo in evidenza il problema della parità tra uomo e donna solo in stretto riferimento al tema trattato. 14 Gaston Levai, Precisiones sobre el anarquismo, Barcelona, Ediciones "Tierra y Libertari", 1937, pagg. 384. 15 Sul pensiero di Levai si veda la parte che lo riguarda in: Xavier Paniagua Fuentes, La sociedad libertaria, Agrarismo e industrialización en el anarquismo espanol (1930-1939), Barcelona, Grupo editorial Grijalbo,1982, pagg. 199-237. 16 Gaston Levai, Precisiones cit., pag. 104. 17 Gaston Levai, ivi, pag. 102. Anche in: Murray Bookchin, Los anarquista espanoles, Los afios heroicos 1868-1936, Barcelona, Ediciones Grijalbo, 1980, pag.433. 18 Gaston Levai, Precisiones cit., pag. 108 e pag. 123. Del ruolo della famiglia parla anche Bookchin in: Murray Bookchin, Los anarquista cit, pag. 409. 19 Gaston Levai, Precisiones cit., pag. 118. 20 Gaston Levai, ivi, pag. 121. Qui Levai rinforza la sua idea citando l'opera di Kropotkin La conquista del pane. Per Kropotkin una società rigenerata dalla Rivoluzione saprà far scomparire la schiavitù domestica, quest'ultima forma di schiavitù, la più tenace forse, perché è anche la più antica. [...] Serva, o sposa, è ancora e sempre sulla donna che l'uomo conta per scaricarsi delle faccende domestiche. [...] Pètr Kropotkin, La conquista del pane, Catania, Edizioni della Rivista "Anarchismo", 1978, pagg. 79-80. La nueva moral sexual Vale la pena di ricordare una raccolta di articoli della Montseny, dove si indica molto chiaramente la via che la donna dovrà seguire per avere una reale indipendenza dall'uomo: libertà dai condizionamenti a cui è stata sottoposta dall'uomo 21 , risoluzione dei problemi con l'aiuto di altre donne (questo significa che l'uomo rimarrà al margine dei problemi di carattere esclusivamente femminile che verranno risolti solo dalle donne) 22 , definizione di un rapporto di coppia che veda il reale superamento dell'unione consacrata dallo Stato o dalla chiesa 23 . Questo superamento lo si ritrova in molti saggi ed articoli. Tra i saggi è importante indicare quello di Carlos Albert, Génesis y progresos del amor. 24 Albert parla della morale vigente che occulta il problema della sessualità 25 , dello sviluppo che ha avuto l'importanza dell'amore nella scelta di un'unione (dalla conquista brutale si è passati al consenso reciproco) 26 ; della legge della riproduzione, da sempre base dell'amore 27 ; della difficile collocazione storica del periodo del matriarcato, dato che sin dal principio la donna sembra aver ricoperto il ruolo di schiava da asservire ai propri bisogni 28 ; dei limiti imposti dalla società attuale al libero e naturale sviluppo dell'amore 29 (una società che pone come valore più importante il denaro e che lascia sempre meno spazio all'educazione dell'anima 30 ). Prima di passare ad analizzare gli articoli delle riviste da me prese in considerazione, vorrei citare la parte della risoluzione del congresso di Saragozza della C.N.T. 31 , iniziato 21 Federica Montseny, La mujer, problema del hombre, Barcelona, Ediciones de La Revista Bianca, 1932, pag. 8. 22 Federica Montseny, La mujer cit., pag. 18. 23 Federica Montseny, ivi, pag. 10. 24 Carlos Albert, Génesis y progresos del amor (pàginas antológicas), Valencia, Biblioteca de "Estudios", 1936, pagg. 78. 25 Carlos Albert, Génesis cit., pagg. 8-10. 26 Carlo Albert, Génesis cit., pagg. 22-23, 29-52. 27 Carlos Albert, ivi, pagg. 24-25. 28 Carlos Albert, ivi, pagg. 37-38. Un interessante dibattito sull'argomento si può ritrovare nel capitolo Feminismo/Post-feminismo (pagg. 340-377 ed in particolare pag. 366) in: AA.VV., Anarquisme: Exposició Internacional, Barcelona, 1994. 29 Carlos Albert, ivi, pagg. 53-78. 30 Carlos Albert, ivi, pag. 56. 31 [...] La Confederación Nacional del Trabajo, fondata nel 1910, era la continuazione della vecchia sezione spagnola della Prima Internazionale. [...] Per la C.N.T. quello di Saragozza fu il IV congresso. La nueva moral sexual il 10 maggio 1936, attinente alla definizione del concetto federale di Comunismo Libertario. Qui riporterò le frasi riguardanti la famiglia e i rapporti sessuali. [...] LA FAMIGLIA E I RAPPORTI SESSUALI. - Non dobbiamo dimenticare che la famiglia fu il primo nucleo civile della specie umana. Che ha adempiuto mirabilmente alle sue funzioni di cultura morale e di solidarietà. Che ha continuato ad evolversi attraverso il clan, la tribù, il villaggio, la nazione e c'è da supporre che esisterà ancora per molto tempo. La rivoluzione non dovrà agire violentemente sulla famiglia, eccetto nel caso in cui la famiglia non sia unita, nel qual caso si riconoscerà e si favorirà la separazione. Il primo fatto della rivoluzione libertaria consiste nell' assicurare l'indipendenza economica degli esseri, senza distinzione di sesso; l'interdipendenza creatasi fra moglie e marito per ragioni di inferiorità economica nel regime capitalista, scomparirà con esso. Si dichiara quindi la parità dei sessi, sia nei diritti che nei doveri. Il comunismo libertario proclama l'amore libero, senza più regole che non siano quelle della volontà dell'uomo e della donna, garantendo ai figli la salvaguardia della collettività e salvando questa dalle aberrazioni umane tramite l'applicazione dei principi biologici eugenetici. Nello stesso tempo per mezzo di una buona educazione sessuale, iniziata nelle scuole, si arriverà ad una selezione della specie, in accordo con le finalità dell'eugenetica in modo che le coppie procreino coscientemente mettendo al mondo figli sani e belli. Per quanto riguarda i problemi di indole morale cui l'amore può dar origine nella società comunista libertaria, come quelli che nascono dalle contrarietà amorose, la comunità e la libertà non hanno che due strade per far sì che le relazioni umane e sessuali si sviluppino normalmente. Per chi volesse imporre l'amore con la forza o bestialmente, non bastando il buonsenso né il rispetto del diritto individuale si dovrà ricorrere all'allontanamento. Per molte malattie d'amore, che è davvero una malattia quando si trasforma in testardaggine e cecità, si dovrà raccomandare il cambio di comune, sottraendo il malato all'ambiente che lo accieca e lo fa impazzire, benché sia presumibile che in un ambiente di libertà sessuale tali esasperazioni non si producano. José Peirats, La C.N.T. nella rivoluzione spagnola, Milano, Edizioni Antistato, 1977, voi. I, pag. 13. 32 José Periats, La C.N.T. cit., voi. I, pagg. 180-181. La nueva moral sexual 2.2. Caratteri generali della nueva moral sexual Come già scritto nell'introduzione al capitolo, sotto la definizione di nueva moral sexual si nasconde una grande varietà di idee e posizioni: che vanno dall'accettazione della pluralità di amanti 33 (considerando anche il benefico influsso che può avere sulla persona questo tipo di rapporto 34 ), ad un unico amore ma svincolato da legami legali, religiosi o morali in genere, passando comunque attraverso una molteplicità di sfumature. Va comunque notato come nell'ambiente libertario non tutti fossero d'accordo nel credere l'amor libre la migliore relazione possibile o, per lo meno, alcuni ne evidenziavano le eventuali manchevolezze o incongruenze. Ruiz ridimensiona il reale valore dell'unione libera, che tanto scandalizza i moralisti, vedendola non soggetta ad alcun controllo istituzionale. Per lui questo tipo di unione non rappresenta una libertà reale: offre tutti gli svantaggi del matrimonio tradizionale e, come quest'ultimo, crea un legame che difficilmente si riesce a spezzare (viene portato l'esempio dei casi di unione libera presenti nelle classi popolari, dove non si mette mai in discussione la validità e la durata di relazioni di questo tipo). La famiglia retta da un'unione libera sarà come la maggior parte delle famiglie (Obac la pensa allo stesso modo 35 ): i suoi 33 [...] // pluralismo è insito nella natura dell'essere umano. Nell'uomo è più forte che nella donna. Quando in amore prende sopravvento il cuore, si può parlare di monogamia. Però quando il cuore non interviene l'inclinazione al pluralismo la sentiamo tutti. E tutte. [...] [...] Bisogna riconoscere che non c'è nessun vizio nel "cambiare l'amante come la camicia", ma il vizio consiste nel convertire gli organi sessuali in macchine di piacere continuo. [...] Mariano Gallardo, El amor plural no es vicio, in Iniciales, anno VII, numero 8, agosto 1935, Barcelona, pagg. 6-7. [...] La poligamia disgusta la nostra psicologia, contrasta con la nostra passione più forte, l'egoismo, e con il desiderio di possedere totalmente che caratterizza la passione amorosa. Anche se ci sono più ragioni per sconsigliarla che non di raccomandarla, io non anatemizzerei quelli che liberamente e indipendentemente acconsentissero a praticarla. [...] Dr. Isaac Puente, El Amor Libre, in Generación Consciente, anno II, numero 17, dicembre 1924, Valencia, pagg. 205-207. Non tutti comunque appoggiano la pluralità di amanti: [...] Si al amor libre, solo se lo si intende libero da tutti i pregiudizi e da tutte le limitazioni, no se viene visto come un cambio continuo, no se si basa su una mentalità e una psicologia frivola, superficiale, insufficiente. Non è poi possibile che questo modo di pensare si diffonda anche agli altri aspetti della vita? [...] Brand, El problema del amor, in La Revista Bianca, anno II, numero 24, 15 maggio 1924, Barcelona, pagg. 23-25. [anche tra i "libertari" continuava a perdurare l'idea di una differenza tra uomo e donna, soprattutto in campo sessuale; a questo proposito sono chiarificatori i seguenti articoli: Ricardo Erisón, El amory la lujuria, in Estudios, anno XV, numero 163, aprile 1937, Valencia, pagg. 22-23; J. M., Manifestaciones normales del impulso sexual, in Estudios, anno XV, numero 165, giugno 1937, Valencia, pagg. 15-18. N.d.r.] 34 [...] Tutti i sentimenti che ci uniscono ... sono nobili e dolci. [...] Solo mi ripugna l'amore che diventa esclusivo e geloso, schiacciante per la persona amata e feroce contro gli estranei. Se tutti e due i cuori rimangono sempre aperti e pronti ad accogliere quello che proviene dall'altro compagno, tutto diverrà positivo, passione ardente o tristezza monotona, amicizia o platonismo. [...] Han Ryner, Amor platònico, in Iniciales, anno I, numero 8, ottobre 1929, Barcelona, pagg. 129-130. 35 [...] L'unione libera è l'unione di due persone, senza altra mediazione che quella delle loro coscienze. Al metterla in pratica bisogna ricordare che si presenteranno le stesse difficoltà del matrimonio, e, come riferendosi a quest'ultimo, si dovrà riflettere e fare previsioni. Non si devono dimenticare: le divergenze La nueva moral sexual componenti vivranno e organizzeranno la loro vita esattamente alla stessa maniera di quelli che si unirono come Dio comanda. 36 Per Ruiz [...] El ser humano deberà ser puesto en condiciones de amar libremente; pero al mismo tiempo hay que hacerle tan comprensivo y sensato que se abstenga por impulso espontàneo de la propia voluntad de amar, o al menos, de reproducirse si no tiene la seguridad de hacerlo bien. Es decir, que el amor libre sólo sera libre para los que puedan y sepan hacer buen uso de esa libertad, y no debe interponerse restricción ni prohibición alguna, sino renuncia voluntaria por parte de los no aptos. [...] [...] Cierto que a la larga, bien organizada la vida, establecidas normas de convivencia social razonables y eficientes, concluiràn por extinguirse los seres mal dotados y no sera preciso, por tanto, la renuncia del individuo por motivos de salud; pero siempre quedarà en pie la amenaza nada despreciables de la sobrepoblación y con ella la necesidad de regular la natalidad, adaptàndola j ustamente a la capacidad productiva del suelo. De cualquier modo el amor libre no pasarà de ser una organización lògica de la familia y no un ejercicio desordenado y peligroso de nuestra capacidad reproductora. La Naturaleza, en esto corno en casi todo, tiene que ser vigilada y corregida por el hombre. [...] 37 Comunque qualche autore non prende neanche in considerazione il problema di una nuova morale quando tratta il tema dell'amore, che viene visto come il processo, di origine fisico-chimica, della riproduzione cellulare, conseguente all'unione sessuale di due persone. L'amore non rappresenta altro che l'arma di cui si avvale la natura per far sì che questa unione avvenga. 38 nel carattere, nei gusti e nelle idee, la miseria che può portare con sé la nascita di una famiglia, la noia che può subentrare al primo momento di passione. Quindi, qualsiasi situazione si può sviluppare come se ci si fosse uniti con un matrimonio tradizionale. [...] Valentin Obac, Parejas humanas, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 26- 28. 36 H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 81, maggio 1930, Valencia, pagg. 17-23. 37 [...] L'essere umano dovrà essere messo in condizione di poter amare liberamente; però, allo stesso tempo, bisogna che diventi così intelligente e giudizioso da astenersi dall'atto sesssuale e dalla riproduzione, se non ha la sicurezza di farlo bene. Quindi, l'amor libre sarà libero solo per quelli che potrano e sapranno fare buon uso di questa libertà. Ma non si dovrà imporre nessuna restrizione o proibizione a chi non è adatto, dovrà esistere solo una volontaria rinuncia [posizione ben diversa da quella sostenuta dai difensori dell'eugenetica, come spiegherò meglio nel capitolo riguardante questo argomento, n.d.r.]. [...] [...] Con il passare del tempo, quando la vita sarà ben organizzata e saranno stabilite opportune norme di convivenza sociale, finiranno per estinguersi le persone non adatte; per tanto non servirà più la rinuncia dell'individuo per cause di salute. Rimarrà sempre la minaccia, per niente trascurabile, della sovrapopolazione e, quindi, la necessità di regolare il tasso di natalità, adattandolo alla capacità produttiva della terra (questo argomento lo approfondirò nella parte riguardante il neomalthusianesimo. Comunque l'amor libre non cesserà d'essere una forma di organizzazione logica della famiglia per divenire un esercizio disordinato e pericoloso della nostra capacità di riproduzione. La Natura, in questo come in altri casi, deve essere sorvegliata e corretta dall'uomo. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 15-18. 38 David Diaz, El amor, in Estudios, anno VII, numero 69, maggio 1929, Valencia, pagg. 21-22. La nueva moral sexual Per questa ragione Forel propone che il problema della sessualità non dovrebbe essere sempre posto sotto l'egida della morale (quindi, considerare morale tutto ciò che appartiene alla sessualità pura, cioè la castità, e considerare immorale tutto il resto), in quanto la sessualità, data la sua natura di istinto naturale utile per la riproduzione della specie umana, non avrebbe niente a che vedere con l'etica. 39 La vita dell'uomo è dominata da due istinti: quello della conservazione e quello della riproduzione. Tutte le idee e sensazioni che si trovano nell'uomo derivano da queste due forze poderose; anche la conoscenza e l'arte sono la conseguenza logica della necessità di vivere e di procreare. 40 Di idee completamente opposte è il dr. Puga: [...] Desde que el hombre existe, existió también una fuerza de atracción entre hombre y mujer, y ha existido también repugnancia. Mas si en todo tiempo existió el amor fisico, y éste era el predominante en los pueblos salvajes, no obstante, a medida que los hombres elevan su cultura, predomina el amor psiquico, el intercambio y compenetración de las almas corno base de una inteligencia duradera. En buena etica de la vida hemos de considerar el amor psiquico superior al amor fisico; ocupa una altura mas honrosa; en la union de ambos, siempre el primero ha de ocupar rango mas elevado. En sana moral no debe llegarse al amor fisico hasta que, previamente, el amor psiquico haya echado las raices que vivifiquen el fruto halagador de lo corpòreo. Cuanto mas educado es un pueblo, tanto mas se patentizan estos hechos, mayores exigencias de reconocimiento psiquico se exigen por ambas partes. Si desde las escuelas, prescindiendo de gazmonerias ridiculas e hipocresias salvajes, se iniciara a la juventud en un mayor respeto a la mujer, en un mas alto concepto de lo que la mujer significa ante el mundo, no se darian tan frequentes los casos de torpe egoismo, mantenidos por sesudos varones, y que tanto ofenden a los principios de la moral y tanto ofenden a los principios de la moral y tanto perjudican la tranquilidad social. [...] 41 39 Dr. Augusto Forel, Ètica sexual, in Generation Consciente, anno III, numero 18, gennaio 1925, Valencia, pagg. 249-255. Vedere anche: Dr. Augusto Forel, Ètica sexual, in Generation Consciente, anno III, numero 19, febbraio 1925, Valencia, pagg. 279-285. 40 H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno VII, numero 77, gennaio 1930, Valencia, pagg. 24-26. 41 [...] Da quando esiste l'uomo, esiste una forza di attrazione tra l'uomo e la donna, ma anche una reciproca repulsione. Ma se ha sempre esistito l'amore fisico, predominante nei popoli selvaggi, a misura di come gli uomini elevavano la loro cultura, prese il predominio l'amore psichico, la compenetrazione e la comprensione delle anime come base per un'intesa duratura. Nell'etica di una buona vita dobbiamo considerare l'amore psichico superiore all'amore fisico, occupa una posizione più onorevole, nell'insieme il primo deve occupare sempre un piano più elevato. Seguendo una giusta morale, non si deve arrivare all'amore fisico fino a che l'amore psichico non abbia messo le radici che rinvigoriscano il frutto nato dall'attrazione dei corpi. Un popolo, quanto più è sviluppato, tanto più si palesano questi fatti, maggiori bisogni di riconoscimento psichico si esigono da entrambe le parti. Se, partendo dalle scuole, a prescindere da pudori ridicoli e ipocrisie da selvaggi, si istruisse la gioventù ad avere un maggior rispetto per la donna, un più alto concetto della sua posizione all'interno della società, non si avrebbero casi così La nueva moral sexual Passando a studiare più in dettaglio le varie forme assunte dall'amor libre, dobbiamo far risaltare l'articolo di Mario Antin che giunge a considerare opportuno che la coppia non viva sotto lo stesso tetto, senza l'obbligo di vedersi ogni giorno, bensì solo quando lo desiderino e convenga loro; così l'amore nelle unioni sarebbe più durevole e non sottomesso ai problemi delle coppie (sia che si tratti di matrimonio, concubinato o unione libera) che vivono nello stesso luogo. 42 Ruiz propone la poligamia, ritenendola un metodo quasi indispensabile nel periodo della gravidanza, quando la donna, per il benessere del nascituro, deve astenersi da qualsiasi pratica sessuale. In questo arco di tempo l'uomo non ha nessun vincolo fisico che lo obblighi a non poter soddisfare i suoi bisogni. La via di sfogo alternativa può essere rappresentata o dall' accoppiarsi con prostitute o dall'avere più mogli, così da poter scegliere la compagna che al momento non sia incinta. La legislazione vigente, e il costo per un uomo di mantenere una sposa, rendono palese la non attuabilità di questo secondo metodo. Ruiz riconosce amaramente come alla donna non rimanga che continuare a sottomettersi passivamente alle pressanti richieste del maschio, con grave danno per lei e per la qualità della razza umana. 43 Per rimanere nell'ambito della possibilità di avere più compagni/e bisogna rilevare la posizione di Maria Lacerda de Moura che è del tutto contraria alla camaraderia amorosa (termine usato da Èmile Armand per identificare la massima libertà nella scelta, e nella relativa durata del rapporto, del/la proprio/a compagno/a), soprattutto per i suoi effetti negativi sullo sviluppo dell'umanità (riferendosi alle regole dettate dall'eugenetica): [...] Si es verdad que deseamos encaminarnos hacia la maternidad libre, hacia la instauración de un matriarcado consciente, ^cómo puede imponerse a los individuos que forman parte de un grupo de camaradas, el compromiso de la promiscuidad o del comunismo sexual, aunque se oculte tras el apelativo de "camaraderia amorosa"? Ademàs, semejante sistema instaurarla una etica de despreocupación absoluta: nadie pensarla en la selección humana, en el eugenismo y en la elevación graduai de la humanidad, de suerte que la mujer habria de recurrir, tal vez, al infanticidio. Por otra parte, existe una poderosa razón de orden fisiològico que abona mi tesis, y es que la Naturaleza ha hecho apta a la mujer para satisfacer la libidinosidad de muchos hombres; el varón, en cambio, no tiene capacidad ni resistencia para dar satisfacción a varias mujeres. [...] 44 frequenti di turpe egoismo, sostenuto da uomini furbi, che tanto offendono i principi della morale e la tranquillità sociale. [...] Doctor Puga, El altruismo en el amor, in Estudios, anno IX, numero 89, gennaio 1931, Valencia, pagg. 37-38. 42 Mario Antin, El amor, in Etica, anno I, numero 4, aprile 1927, Barcelona, pagg. 12-13. 43 H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 80, aprile 1930, Valencia, pagg. 7-12. 44 [...] Se veramente desideriamo incamminarci verso la maternità libera, verso l'instaurazione di un matriarcato cosciente, come si può imporre alle persone che formano parte di un gruppo di camerati il La nueva moral sexual Ma per la teoria anarchica la cosa più importante non è la forma scelta dalle persone per vivere insieme (pluralità di amanti o amore unico fa lo stesso), ma che la scelta non ponga nessun obbligo né per una parte né per l'altra: [...] El amor es sentimiento complejo y necesidad muy individuai, muy diverso en sus mil manifestaciones, para que los anarquistas puedan adoptar al respecto una sola y exclusiva teoria y regia de conducta. La anarquia no puede decir acerca del amor, al hombre y a la mujer mas que una cosaijhaced lo que queràis! Cuando estéis contentos vosotros y no haya coercición de una parte o de la otra, los otros no tienen nada que ver en vuestros asuntos. [...] 45 Anche perché [...] El amor es una elección no deliberada; es una corno predilección impulsiva de nuestras fuerzas internas, sacudidas por un algo misterioso; es la libertad absoluta de escoger espontàneamente - y podriamos decir que inconscientemente -, pero nunca la promiscuidad ni el servilismo gallinàceos. [...] 46 Luigi Fabbri per Amor libre intende l'unione duratura di due persone che si amano veramente e che, non considerando quello che dice la legge, sappiano costruire con il loro amore una famiglia vera, costituita da persone libere ed uguali (sotto il profilo dei relativi diritti, in quanto ogni persona ha delle compromesso della promiscuità o del comunismo sessuale, sebbene venga occultato dietro l'appellativo di "cameratismo amoroso"? In più, un simile sistema intaurerebbe una etica di spregiudicatezza assoluta: nessuno penserebbe alla selezione umana, all'eugenetica e alla graduale elevazione dell'umanità, con la possibilità per la donna di dover ricorrere, forse, all'infanticidio. D'altra parte, esiste un'ottima ragione di ordine fisiologico che avalla la mia tesi, ed è che la Natura ha fatto la donna atta a soddisfare la lussuria di più uomini; il maschio, invece, non possiede né la capacità né la resistenza per soddisfare più donne. [...] Maria Lacerda de Moura, El amor plural frente a la camaraderìa amorosa, in Estudios, anno XII, numero 129, maggio 1934, Valencia, pagg. 22-24. 45 [...] Dato che l'amore è un sentimento complesso e una necessità molto individuale, che si esprime con mille manifestazioni diverse, gli anarchici non possono adottare al suo rispetto una sola teoria e regola di condotta. Sul problema dell'unione d'amore l'anarchia può dire solo una cosa all'uomo e alla donna: fate quello che desiderate! Quando voi siete contenti e non ci sia costrizione per nessuna delle parti, le altre persone non potranno dire nulla sul tipo di rapporto che sta alla base della vostra unione. [...] Luis Fabbri, El amor libre en la sociedad actual, in Generación Consciente, anno III, numero 20, marzo 1925, Valencia, pagg. 308-312. Vedere anche: Hugo Treni, El amor y la nueva ètica sexual en la viday en la literatura, in Estudios, anno XI, numero 118, giugno 1933, Valencia, pagg. 3-5. [...] Monogamia o poligamia? Sentimentalismo o materialismo? Se questi termini contengono implicitamente l'obbligatorietà, per noi è lo stesso; tutti sono ugualmente inefficaci ed iniqui. [...] La sola formula realizzabile sarà una libertà, ispirata alla comprensione, che permetta un'unione libera di due persone, con una spontanea possibilità di separazione; [...] 46 [...] L'amore è una scelta non ponderata; è una predilezione impulsiva delle nostre forze interiori, mossa da qualche cosa di misterioso; è la libertà assoluta di scegliere spontaneamente - e potemmo dire inconsciamente -, però mai la promiscuità o il servilismo gallinaceo. [...] Maria Lacerda de Moura, El amor plural frente a la camaraderìa amorosa, in Estudios, anno XII, numero 129, maggio 1934, Valencia, pagg. 22-24. La nueva moral sexual peculiarità particolari che vanno sempre sostenute e non ostacolate). 47 In un rapporto di questo tipo non può trovare spazio l'egoismo: [...] El egoismo es un enemigo del amor, y basta, para destruir la armonia, con que solamente uno de los factores guie su conducta por los senderos egoistas. Aquel que ante todas las cosas antepone su propio interés, su amor propio, està perdido para el amor psiquico, y no es factor adecuado para una alianza. Bondad, sinceridad y altruismo son las cualidades fundamentales de una armonia en el amor. Inteligencia, energia y laboriosidad, los mejores coadyuvantes. [...] 48 Il rapporto d'amore non viene considerato come una cosa da prendere alla leggera, ma come una relazione tra due persone che richiede del tempo per maturare e che si basa soprattutto sulla conoscenza reciproca, perché per amare realmente qualcuno è necessario gioire e soffrire con lui. Solo così l'amore nascerà nelle persone: l'amore che deriva dalla conoscenza e che è perfezionamento di noi stessi. 49 Un amore dove finalmente la donna ricoprirà un ruolo attivo e, ricordando la posizione di Han Ryner a riguardo, dove [...] es la mujer la que elige a su companero y a él no se le pide sino que esté a la altura de comprender el acto por ella realizado. Tanto peor para ese "companero" si no es capaz de interpretarlo debidamente. [...] 50 Un amore che può prendere le distanze dall'impeto iniziale nel quale si viene a trovare ogni coppia, per sostituirlo con una sincera amicizia, figlia dell'affinità di spirito, che alla fine è l'unico sentimento capace di unire solidamente due persone. 51 E sulla solidità e relativa durata di un rapporto interviene anche Llauradó, sottolineando l'importanza che la monogamia ha sempre avuto nel mondo animale e che dovrà assumere anche nelle unioni libere. 47 Luis Fabbri, El amor libre en la sociedad actual, in Generación Consciente, anno III, numero 20, marzo 1925, Valencia, pagg. 308-312. 48 [...] L'egoismo è un nemico dell'amore, e per distruggere l'armonia di un'unione basta che uno solo degli elementi che la compongono la incammini per il sentiero dell'egoismo. La persona che antepone il suo interesse a tutto il resto non è adatta per l'amore psichico, non è idonea per creare un'unione. Bontà, sincerità e altruismo sono le qualità fondamentali per avere armonia nelle relazioni. Intelligenza, forza e solerzia i migliori collaboratori. [...] Doctor Puga, El altruismo en el amor, in Estudios, anno IX, numero 89, gennaio 1931, Valencia, pagg. 37-38. 49 Brand, El problema del amor, in La Revista Bianca, anno II, numero 24, 15 maggio 1924, Barcelona, pagg. 23-25. 50 [...] è la donna che sceglie il suo compagno e a questo viene solo chiesto che sia all'altezza di comprendere l'atto da lei compiuto. Tanto peggio per questo "compagno" se non è capace di intenderlo debitamente. [...] Maria Lacerda de Moura, El amor plural frente a la camaraderìa amorosa, in Estudios, anno XII, numero 129, maggio 1934, Valencia, pagg. 22-24. 51 Delaville, Amor libre, in Generación Consciente, anno V, numero 52, dicembre 1927, Barcelona, pagg. 445-448. La nueva moral sexual [...] Si tendemos la vista a todo el mundo vivo, o, mejor, a toda la escala zoològica, [...] encontramos corno fundamento de ese instinto [l'istinto della paternità, n.d.r.] la monogamia. Desde el momento que dos pàjaros se unen, formando una unidad sexual, entre los dos fabrican el nido y entre los dos atienden a la prole hasta dejarla en condiciones de lucha por la vida. La monogamia ha presidido, por lo menos, el ciclo completo que empezó con la educación de los hijos. Cuando con el final de este ciclo termina también la capacitad generadora de la pareja, corno ocurre con el hombre, su vida sexual ha sido eminentemente monogàmica. Cuando no ocurre asi, puede variar cada cónyuge de cooperador para otros ciclos, lo que no destruye el concepto de monogamia. Pero esto ocurre pocas veces. Salvo en razas degeneradas o descentradas de su medio naturai. Todo el mundo ha observado las mismas parejas de golondrinas y de cigiienas que vienen al mismo nido anos y anos seguidos. Y esto no ocurre asi por casualidad o por educación, sino por ley biològica. Y es naturai que asi ocurra. [...] [...] La familia podrà ser un estorbo desde el momento que el individuo es mayor de edad, pero antes es un bien insustitmble. [...] [...] No es la monogamia y la familia el fundamento de las sociedades burguesas, sino el matrimonio, canònico, civil o libre, que es una especie de caricatura grotesca de la monogamia; un insulto a la monogamia; un grosero intento de enmendar la plana a la Naturalezza, o una provocación a la poligamia envilecida; ignorando que las leyes naturales se sienten, no se imponen, porque son inalienables. En el mundo anarquista, libre de prejuicios y saturado de un consciente armònico de progreso y naturismo, la monogamia debe brillar y brillarà en toda su excelsa plenitud, y fundamentada precisamente en el amor libre. No es a la monogamia a la que hay que atacar, pues nada podremos contra ella: es a la moral sexual al uso, imponiendo una moral antipoda, de la que padecemos [...] 52 52 [...] Se guardiamo tutto il mondo degli esseri viventi, o, meglio, a tutta la zoologia, troviamo come base di questo istinto la monogamia. Da quando si uniscono due uccelli formano un'unione sessuale, tutti e due fabbricano il nido ed entrambi hanno cura della prole per lasciarla quando è capace di lottare per sopravvivere. La monogamia ha presieduto, per lo meno, il ciclo completo che iniziò con l'educazione dei figli. Quando con la fine di questo ciclo termina anche la capacità riproduttiva della coppia, come accade anche all'uomo, la sua vita sessuale è stata prevalentemente monogama. Anche se questo non avviene, può cambiare il coniuge che va a svolgere il suo ruolo di cooperatore in altri cicli, il concetto di monogamia non perde però in validità. Accade però poche volte. Salvo che in specie degenerate o spostate dal loro ambiente naturale. Tutti hanno osservato le stesse coppie di rondini e di cicogne che ritornano nello stesso nido anno dopo anno. Questo non avviene per casualità o per educazione, bensì per legge biologica. È naturale che così avvenga. [...] [...] La famiglia potrà rappresentare un ostacolo quando l'individuo diverrrà adulto, però prima è un bene insostituibile. [...] [...] Non sono la monogamia e la famiglia il fondamento della società borghese, ma il matrimonio, canonico, civile o libero, che è una caricatura grottesca della monogamia; un insulto alla monogamia; un La nueva moral sexual Dopo questa difesa della monogamia anche il medico naturista Eduardo Alfonso, ricordando l'importanza che devono sempre avere i figli all'interno di una famiglia, pone più di una limitazione alla libertà dell'amor libre. [...] <^Es licito, espiritual y de conciencia, una vez que se ha creado una familia, escapar o realizar las funciones y aun los sentimientos del amor, con otra persona que no sea el cónyuge? No. Veamos por qué: Si, corno yo creo, el ej empio de carino y armonia entre dos padres, es el alimento espiritual de los hijos (sé que muchas personas no sienten estas cosas), ^tenemos derecho a privar de este buen ambiente a los proprios hijos que hemos traido al mundo, para marcharnos a amar a otra persona, y por tanto despreciar a nuestro cónyuge? No. Si el padre, en nombre de su libertad de amar, se marcha a tener hijos con otra mujer (hijos a quienes debe también sustento), y la madre hace lo mismo (aun suponiendo ya criaditos a los ninos), ^quién se ocupa de sentir compasión y atender con el carino a que todo sér no adulto tiene derecho, y subvenir cumplidamente a las necesidades de los hijos del matrimonio primitivo, pobres victimas del egoismo animalesco de los padres? ... Se me dirà que en otra sociedad constituida de otro modo, està podria encargarse de amaestrar al rebano de los hijos de todos. Pero que ninguna persona que haya sentido a fondo los tesoros espirituales de la vida de familia y el encanto de los sentimientos paternales y filiales, opinarla asi. 53 grossolano intento di criticare il lavoro della Natura, o una provocazione alla poligamia degradata; ignorando che le leggi naturali si sentono, non si impongono, perché sono inalienabili. Nel mondo anarchico, libero da pregiudizi e impregnato di un'armonica coscienza di progresso e naturismo, la monogamia deve risplendere e brillerà in tutta la sua eccelsa completezza, fondata sull'amore libero. Non è la monogamia quella che si deve contestare, dato che niente potremmo contro di lei: è la morale sessuale vigente, imponendo una morale opposta, della quale però manchiamo [...] A.G. Llauradó, Feminismo y monogamia, in Estudios, anno X, numero 108, agosto 1932, Valencia, pagg. 35-37. 53 Ruiz, per motivi economici e di parità sociale, contrasta questa visione della famiglia, con i genitori che si prendono cura figli, sostituendola con una famiglia che si universalizzi. A causa del perdurare della proprietà privata l'uomo non può migliorare se stesso e, di conseguenza, le sue relazioni con gli altri: [...] Eliminate il diritto della proprietà privata e vedrete come, automaticamente, l'uomo diverrà buono e degno di rispetto [...]. La famiglia, così come è formata oggi, [...] riconosce al proprietario il diritto di trasmettere i suoi beni agli eredi, diretti o indiretti. [...] Questo significa che la ricchezza e gli utili derivanti dalla produzione e dalla Borsa rimangono in mano di poche persone, a danno della maggioranza della gente, che si vede posta su di un piano inferiore, dipendendo sempre e a tutti i livelli da questo gruppo di privilegiati. [...] La diversità potrebbe scomparire se lo Stato si incaricasse di educare e far crescere i figli di tutti, perché questo farebbe scomparire la proprietà privata. [...] Lo Stato, trasformato in un padre, libererebbe dai suoi obblighi e responsabilità quello che oggi viene chiamato il capo famiglia. E, allo stesso tempo, il capitalista si vedrebbe privato del diritto ad unire la sua fortuna ad eredi che non esistono. [...] Lo Stato, che si è preso sopra di sé tutti gli oneri e i doveri degli individui, sarebbe l'erede naturale di tutte le componenti sociali. [...] Quindi, seguendo il filo logico, [...] lo Stato, vero pater familia, diverrebbe: [...] l'unico proprietario e amministratore della ricchezza sociale accumulata, il responsabile della sua conservazione e buon uso, l'usufruttuario delle rendite ottenute. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 85, settembre 1930, Valencia, pagg. 30-34. La nueva moral sexual Ademàs: Si un cónyuge (a quien se ha elegido libremente) està enamorado del otro, y este otro no lo està del primero, (hay derecho moral (o sea de conciencia) a que este ùltimo escape, destrozando el corazón del primero? No. Si al contraer matrimonio, promete uno solemnemente ser fiel al otro, ^hay derecho a faltar a una promesa a quien nadie ha obligado? No. En otro caso màs valiera no haber contraido matrimonio ni haber prometido nada. Se me dirà, que a veces es durisimo continuar la vida en un matrimonio mal avenido. Cierto. Si no hay hijos, el mutuo convenio de separación, soluciona el problema; pero si los hay, poco hombre serà el que no sacrifique todo al derecho de los hijos, y no ponga de su parte lo humanamente posible por soportar al otro cónyuge. No tiene buena voluntad el que no acierte a ver motivos de union y a sentir vibraciones de carino y armonia hacia la persona con quien se ha tenido hijos. Y al hablar de matrimonio, no me refiero solamente a la union legai o religiosa de hombre y mujer, sino también a la union libre y voluntaria, sin màs lazos que los de la afinidad instintiva, emocional o espiritual, y sin màs promesa que la de unas palabras de amor. El pecado o delito moral de destruir o poner abismo en la union primitiva con el cónyuge escogido a gusto, lo es en todo caso, excepto en el de mutuo convenio de separación, no habiendo hijos. c,Que cabe, sin destruir hogar, derechos ni intereses, entretenerse a ratos fuera de casa amando a otro? Bien; pero si este segundo amor, tiene fruto, entonces padecen los intereses y derechos de los primeros hijos, la integridad de los sentimientos sagrados del hogar, y se abre un abismo ente el corazón del adùltero y su familia; y si no hay fruto, debe prescindirse de la función de amar que sólo es amar con està finalidad, y limitarse a la union en el matrimonio, que aunque no dé màs frutos, queda justificada por los que ya dio. En una palabra: El amor es libre de hecho, pero seguir el régimen animai de realizar actos sexuales sin màs guia que el instinto o el deseo, sin respeto a promesas, derechos e intereses vitales o espirituales de los demàs, es altamente egoista e improprio de verdaderos. Claro que es màs còmodo seguir al instinto que sacrificarse, pero esto es màs humano y màs divino que lo primero, y los que tenemos ideales espirituales no puede satisfacernos el amor llamado libre. Creo que sólo al que no ha sentido el calor de las vibraciones del corazón paterno, o vive a salto de mata sin afectos sinceros, o es un vicioso de la lujuria, puede satisfacerle el amor libre, es decir la piena libertad de la función sexual (que amar espiritualmente a quien quiera, en nadie es inmoral); pero a los que tenemos gran interés en dominar nuestra vida animai para continuar el progreso en nuestro reino superior, nos gusta tener la libertad de atarnos a un amor, para no romperle nunca, cueste lo que cueste. [...] 54 54 [...] È legittimo e morale creare una famiglia per poi andarsene o per soddisfare i sentimenti, ma non solo quelli, propri dell'amore, con un'altra persona che non sia il coniuge? No. Vediamo il perché: Se, come credo, l'esempio di affetto ed armonia tra i genitori è il nutrimento spirituale dei figli (so di alcune persone che non provano sentimenti di questo tipo), abbiamo il diritto di privare di questa atmosfera i figli che abbiamo messo al mondo, per andare ad amare un'altra persona, e quindi disprezzare il nostro coniuge? No. La nueva moral sexual Un po' in contrasto con la posizione del dr. Eduado Alfonso, che responsabilizza in maniera uguale tutti e due i genitori, per Ruiz la madre continua ad essere la persona più adatta a seguire lo sviluppo dei figli, esautorando così il padre da compiti di sola competenza femminile (vedremo, nel capitolo riguardante l'educazione del bambino, come questa posizione non sia accettata da tutti): [...] Su instinto maternal y el sentimiento de la responsabilidad innato en ella en cuanto a la conservación de la especie se refiere, la sefiala para atender Se il padre, in nome della sua libertà di amare, mette al mondo dei figli con un'altra donna (figli ai quali deve comunque dare il sostentamento necessario), e la mamma fa lo stesso (anche supponendo che i figli siano già un po' cresciuti), chi si prenderà cura e darà tutto l'affetto necessario ai figli del primo matrimonio, povere vittime dell'egoismo animalesco dei genitori? ... Mi si obbietterà che, in una società costituita in maniera differente da quella odierna, la comunità si potrebbe prendere l'onere di istruire i figli di tutti. Però credo che nessuno che abbia conosciuto l'affetto di una vita in famiglia e il fascino dei sentimenti tra genitori e figli, ritenga valida un'idea del genere. Inoltre: Se un coniuge (che si è scelto senza imposizione alcuna) è innamorato dell'altro, ma questo non lo è più del primo, esiste il diritto morale (o sia di coscienza) del secondo di andarsene, frantumando il cuore del primo? No. Se, al momento del matrimonio, una persona promette di essere fedele all'altra, ha il diritto a mancare ad una promessa alla quale nessuno l'ha obbligata? No. Era meglio non aver promesso niente e non essersi sposati. Mi si obietterà che a volte è molto difficile continuare la propria vita all'interno di un matrimonio mal riuscito. Certo. Se non ci sono figli, la mutua decisione di separarsi risolve il problema. Però se ce ne sono, la persona che non sacrifichi tutta se stessa per il bene dei figli e non faccia il possibile per continuare a vivere con l'altro coniuge, non sarà degna di essere un vero uomo o una vera donna. Non possiede buona volontà chi non riesce a trovare dei motivi per rimanere unito e a provare dell'affetto verso la persona con la quale ha messo al mondo dei figli. Parlando di matrimonio non mi riferisco solo all'unione civile o religiosa di uomini e donne, ma anche all'unione libera e volontaria, senza altri vincoli che quelli dell'affinità istintiva dei sentimenti, senza altra promessa che quella di alcune parole d'amore. Il peccato, o delitto morale, di distruggere o creare delle difficoltà nell'unione con il coniuge che si è scelto liberamente, è sempre presente. Non si ha delitto morale solo nel caso di mutua decisione di separazione di due coniugi che non abbiano avuto figli. A volte è possibile intrattenersi fuori di casa per amare un'altra persona, senza però distruggere l'unione, i diritti e gli interessi delle parti? Si. Però se questo secondo amore produce dei frutti, si lederebbero i diritti e gli interessi dei figli avuti con la prima unione, l'integrità dei sentimenti sacri dell'unione, e si aprirebbe un abisso fra il cuore dell'adultero e la sua prima famiglia. Comunque, anche se questo secondo amore non generasse dei figli, non andrebbe bene, perché il fine del vero amore è quello di procreare e, di conseguenza, la relazione extra-famigliare dovrebbe interrompersi. Quindi, limitarsi all'unione scelta con il matrimonio, anche se non dà più frutti, perché rimane sempre valida per quelli che ha già dato. In una parola: L'amore è libero di fatto, però seguire la consuetudine animale di avere dei rapporti sessuali con la sola guida dell'istinto e del desiderio, senza rispetto alle promesse, ai diritti e interessi fisici o sentimentali degli altri, è fortemente egoista e non è proprio di una vera persona. È vero che è più facile seguire l'istinto delle nostre passioni che rinunciare ad un amore, però rinunciare è un atteggiamento che si confà maggiormente ad un essere umano e rappresenta un sentimento più elevato. A noi che possediamo degli alti ideali non ci può soddisfare l'amore chiamato libero. Credo che solo chi non ha mai provato il calore che può dare il cuore di un genitore, o chi vive senza affetti sinceri, o chi preferisce la lussuria, possa rimanere soddisfatto dall'amor libre; inteso come la piena libertà di attuare la funzione sessuale (dato che l'amare qualcuno con affetto non è mai immorale). Però, noi che abbiamo un grande interesse a dominare la nostra parte animale, per continuare il progresso nel nostro mondo superiore, accettiamo la libertà di legarci ad una sola persona, e non rompere mai questo legame, costi quello che costi. [...] Dr. Eduardo Alfonso, lAmor libre o atado?, in Generación Consciente, anno V, numero 50, ottobre 1927, La nueva moral sexual idòneamente a esa misión. Sólo que en la especie humana no basta el instinto para ser buena madre, ya que no se trata exclusivamente de nutrir, amparar y defender al nino, sino que es preciso, ademàs, capacitarle para vivir en una comunidad que necesita para desenvolverse aceptablemente del concurso de todas las actividades y de todas las iniciativas de sus componentes. [...] 55 Allargando il campo d'azione della nuova morale passando dalla famiglia alla società intera, si tende a non slegare tale etica dai problemi più generali che affliggono la collettività. Si vuole far capire come affrontare il problema dell'amor libre significa soprattutto cambiare radicalmente la società. 56 Si ricorda altresì che questo tipo di relazione interpersonale altro non è se non l'amore liberato dal giogo dello Stato e del capitale, che potrà diventare una realtà solo quando una rivoluzione economica porrà fine alla lotta per la sopravvivenza, lotta alla quale partecipano ancora molte persone; perché, per usare le parole di Ruiz, la vita è ancora [...] un repugnante campo de batalla en el cual no se da cuartel al vencido [...]. 57 Barcelona, pagg. 380-381. 55 [...] Il suo istinto materno e il suo innato sentimento di responsabilità per la conservazione della specie, la qualificano come la più idonea ad attendere a questa missione. Solo che nella specie umana non basta l'istinto per essere una buona madre, visto che non si tratta esclusivamente di nutrire, proteggere e difendere il bambino; ma in più, è necessario metterlo in grado di vivere in una comunità che, per svilupparsi in maniera soddisfacente, necessita della convergenza di tutte le attività e di tutte le qualità personali dei suoi componenti. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 15-18. 56 Per Ruiz l'unica direzione che renderà veramente attuabile l'amor libre sarà quella che porterà ad una trasformazione della società. Insiste sul concetto contrapponendo i termini trasformazione e riforma. Anche volendo seguire il metodo riformista, si noterà come l'unica riforma efficace della società non risulterà essere altro che una trasformazione radicale di tutte le regole e consuetudini che reggono la vita quotidiana. H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 81, maggio 1930, Valencia, pagg. 17- 23. 57[...] È facile teorizzare e risulta persino bello e interessante intonare cantici e lodi all'amor libre, al matrimonio eugenetico, alla rigenerazione umana per mezzo della riforma della famiglia; però, la maggior parte delle volte, chi teorizza perde di vista che niente di tutto questo è realizzabile all'interno del regime sociale vigente. Eugenisti, riformatori e sostenitori della libertà di amare, dovete tenere presente che tutti i mali che affliggono la famiglia sono figli naturali della società che sopportiamo e non si possono correggere senza trasformare adeguatamente quest'ultima. Vanno bene il certificato medico di ideneità preceduto da un attento esame degli aspiranti al matrimonio, la sterilizzazione delle persone che posseggono tare e degli infermi che non si possono curare, le riforme che tendono ad alleggerire gli oneri che impone la famiglia, diffondere l'amor libre e far risaltare sempre la sua innegabile bontà; pero, tutto questo è inutile affinché, all'interno dell'umanità, siano presenti l'ignoranza e la miseria. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 15-18. Ruiz in un altro articolo indica la miseria come nemico fondamentale da combattere per poter un giorno instaurare una nuova società. [...] La miseria rappresenta il vivaio fecondo e ben adatto ad accogliere tutti i mali. Rappresenta la principale causa della degenerazione, quella che rende vani i più intelligenti provvedimenti. E non bisogna dimenticare che la miseria è una logica conseguenza dell'assurda organizzazione sociale a cui La nueva moral sexual L'amor libre è l'indipendenza della vita di coppia dai bisogni materiali e la riforma economica rappresenta l'unico cammino che potrà condurre ad una morale superiore. 58 Quindi, il fine ultimo di questa emancipazione economica sarà quello di dotare l'uomo di un [...] cierto grado de perfección moral que ùnicamente puede lograrse tras un laborioso proceso de educación bien orientada y bien entendida, ya que sólo cuando el individuo esté educado la sociedad ofrecerà un conjunto armònico y el amor libre podrà manifestarse en toda su amplitud sin graves riesgos. [...] 59 Come già detto nell'introduzione, cercherò di rimanere il più possibile nei confini del tema della nuova morale. Ma, parlando di società, non si può dimenticare una visione più generale del rapporto uomo-donna, con la supremazia maschile che si riflette in tutti gli aspetti della vita di una persona, non solo in quello sessuale, in quanto quest'ultimo è strettamente legato alla discriminazione sociale tra i sessi. [...] La sociedad, ciegamente, se enfrenta contra el instinto, contra la Naturaleza, y legisla, codifica y organiza el amor. La razón de la mujer fué condenada a cadena perpetua, bajo pretexto de que su emancipación mental seria la causa de la destrucción del "sagrado hogar". ur Il privilegio del cosiddetto "sesso forte" non ha portato altro risultato che quello di una società di tipo unisessuale, nella quale quasi la metà della popolazione (quella femminile) vive in una condizione simile a quella degli siamo sottoposti. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 85, settembre 1930, Valencia, pagg. 30-34. [...] un ripugnante campo di battaglia nel quale non si usa misericordia con lo sconfitto. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 15-18. 58 Iwan Bloch, El amor libre, in Generation Consciente, anno IV, numero 32, aprile 1926, Valencia, pagg. 51-55. 59 [...] certo grado di perfezione morale che si potrà ottenere unicamente dopo un laborioso processo di educazione ben indirizzato e ben compreso. Perché solo quando l'individuo sarà educato la società offrirà un'insieme equilibrato, e l'amor libre potrà manifestarsi in tutta la sua grandezza senza gravi pericoli. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 15-18. 60 [...] Ciecamente la società si contrappone all'istinto, alla Natura, e legifera, codifica e organizza l'amore. La ragione della donna fu condannata all'ergastolo, con il pretesto che la sua emancipazione mentale risulterebbe la causa della distruzione della "sacra famiglia". [...] Maria Lacerda de Moura, iTiene sexo la inteligencia? ', in Estudios, anno IX, numero 100, dicembre 1931, Valencia, pagg. 10-13. Vedere anche: Mariano Gallardo, Tendencias del instinto sexual humano, in Estudios, anno XII, numero 136, dicembre 1934, Valencia, pagg. 7-8. La nueva moral sexual schiavi (anche se il padrone può essere denominato in più modi: padre, fratello, marito o amante). In questo tipo di società si è reso palese il fallimento di una morale imposta grazie anche a venti secoli di cristianesimo (nei quali la parte maschile ha sempre assunto un ruolo di rilievo nella conduzione delle pratiche cultuali). 61 Il dr. Isaac Puente pensa che l'inferiorità femminile non sia dovuta ai problemi di onore dell'uomo, della morale vigente, dell'ignoranza nella quale viene tenuta la donna (ignoranza intesa sia come mancanza di educazione scolastica sia come non conoscenza dei reali diritti e poteri che potrebbe esercitare nella vita sociale), delle leggi e dei costumi sui quali l'uomo ha basato il suo vuoto dispotismo da macho geloso. 62 Il problema della donna secondo Puente è quello di non riuscire a guadagnare il denaro sufficiente per poter vivere autonomamente. Ciò che fa si che non si rompano le catene della sua schiavitù sessuale. Tale situazione aggravata anche dalla sua costituzione fisica che non le permette di sostenere lavori pesanti e dall'inferiorità retributiva nella quale l'ha condannata la società borghese. 63 Il problema della parità economica tra uomo e donna può influire anche nei rapporti basati sulla libertà di scelta, non solo sui matrimoni "normali". Infatti, la donna, incontrando di solito più difficoltà dell'uomo a guadagnare il minimo necessario per un'esistenza autonoma, avrà la tendenza a impedire che l'armonia domestica si guasti e rinuncerà così ai suoi diritti allo stesso modo della donna sposata. Rispetto a quest'ultima lei risulta doppiamente schiava perché aveva preteso di unirsi seguendo l'ideale della libertà. 64 Per Barthe non sussisterebbe invece un'inferiorità genetica della donna ma [...] toda su inferioridad subsistente y artificiosa es producto del papel que 61 Julio R. Barcos, Una moral para los dos sexos, in Generación Consciente, anno II, numero 9, aprile 1924, Valencia, pagg. 168-171. Per l'autore non ci potrà essere nessuna morale che non segua questi principi: "donne caste per uomini casti" o "donne libere per uomini liberi". Ma non sarà più accettata una morale retta dal principio "donne caste per uomini libertini". 62Vedere anche: Maria Lacerda de Moura, ^Tiene sexo la inteligencia?, in Estudios, anno IX, numero 100, dicembre 1931, Valencia, pagg. 10-13. Anche in questo articolo si pone in evidenza come la società, l'attrazione del piacere materiale, l'ambizione sempre insoddisfatta, i dogmi della famiglia, della religione e della patria, abbiamo come obiettivo quello di instupidire le persone e impedire la loro realizzazione interiore reprimendo la ragione e comprando le coscienze. J. Juan Pastor, La cuestión sexual y los anarquistas, in Generación Consciente, anno III, numero 25, agosto 1925, Valencia, pagg. 151-152. Pastor collega il problema della parità tra i sessi al neomalthusianesimo, sottolineando come uno degli aspetti più importanti per una reale parità sia la libera scelta della donna nel voler mettere al mondo un figlio. Quindi un'azione cosciente e non più sottomessa alla volontà e al desiderio dell'uomo. Riguardo alla sottomissione della donna alla tirannia dell'uomo e ai motivi che la spingono a questo, si può vedere anche l'articolo di: H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 84, agosto 1930, Valencia, pagg. 3-7. 63 Dr. Isaac Puente, Lo meritorio, in Generación Consciente, anno II, numero 14, settembre 1924, Valencia, pagg. 103-104. 64 H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 81, maggio 1930, Valencia, pagg. 17-23. La nueva moral sexual desde muchos cientos y quizàs miles de anos se le ha asignado en las sociedades humanas. Que la coqueterìa y esa forma pasiva que juega en el mundo, en la vida, le han restado facultades, pero que serìan menester pocas generaciones para recuperar lo perdido. Un entrenamiento sòlido, un estilo perfecto y un régimen semejante al del hombre, en el sport, bastan frecuentemente para que la mujer se iguale a aquél, dentro de una misma generación, durante la corta existencia individuai. jQué no se lograria en el curso de varias generaciones y sobre la base de todas las manifestaciones vitales: fisicas, intelectivas y morales! [...] 65 Riguardo alla parità tra uomo e donna è interessante analizzare la posizione di F. Caro Crespo: [...] La mayoria de los companeros que se han creado està moral nuestra al margen de la moral social, buscan una companera que sepa romper fàcilmente o con atrevimiento los prejuicios del desposorio... Y no es dificil encontrarlas. Pero el error, error fundamental a nuestros ojos de estas uniones libres, està en que la companera llega por el acto de la union a ser considerada con el mismo valor moral e ideològico del companero, cuando sólo en contados casos es de la misma contextura ètica de este. Las uniones libres, en la actualidad son determinadas por un convencimiento de él y por una afinidad psiquica de ella. El uno pone el alma y el cerebro, el otro no pone màs que el alma. De aqui que la familia anarquista resulta incompleta, porque ese concepto que se tiene de que en el hogar la mujer puede ser educada, elevada a un nivel de comprensión superior, es muy deficiente. [...] [...] yo creo que lo màs justo seria lo màs razonable, que los anarquistas al pensar en la union libre buscàramos una mujer que por lo menos fuera eulta. Un ser instando, con alguna educación es susceptible de adaptarse a una moral superior. [...] [...] Una companera eulta, inteligente, puede llegar a ser companera en ideas, hasta una propagandista. Una companera inculta, que no tiene màs que sentimientos y humildad cristiana, no puede ser màs que la màrtir de nuestras formas de pensar y de su ignorancia [...] [...] Los anarquistas necesitamos de mujeres que sean cerebros y voluntad, nervio y alma, espiritus inquietos, dispuestos a seguirnos en nuestra lucha por el porvenir. Cada uno debe obrar en la medida de sus fuerzas, pero en amor libre es 65 [...] tutta l'inferiorità esistente è il prodotto del ruolo che da centinaia d'anni la società ha assegnato alla donna. Anche la civetteria e il suo ruolo passivo che ricopre nella vita le hanno impedito un normale sviluppo delle sue facoltà; facoltà che potrebbe però recuperare in poche generazioni. Un'ottima formazione, uno stile di vita perfetto e un comportamento somigliante a quello dell'uomo, la pratica di sports, renderebbero abbastanza frequente l'eguaglianza della donna con l'uomo nel corso di un'unica generazione, durante il tempo di una corta esistenza individuale. Quindi, che livello di progresso si potrebbe raggiungere nel corso di più generazioni, in tutti gli aspetti della persona umana: fisica, intellettuale e morale! [...] F. Barthe, Reflexiones sobre la diferencia potencial de los sexos, in Generación Consciente, anno IV, numero 38, ottobre 1926, Valencia, pag. 230. La nueva moral sexual necesario buscar la companera inteligente a quien en mas de una ocasión hemos de entregarle el destino de muchos y nuestra propia vida. j Amor, amor pero sin olvidar el cerebro! [...] 66 Sul piano della disparità fra uomo e donna bisogna anche tenere presente il diverso trattamento riservato alla donna nel caso si unisca senza l'intervento dello Stato o della Chiesa. [... ] Proceder en el orden sexual de manera contraria a las normas usuales establecidas y consagradas por las costumbres, se conceptùa un deshonor para la mujer, y la que no tiene esto presente y siguiendo sus impulsos da ese paso, se coloca en un plano desde el cual ha de renunciar a su familia, a sus amistades, a las consideraciones debidas a la buena reputación y al trato social con la gente honrada. Si después de esto el hombre que la indujo a olvidarlo todo la abandona, imaginese en la situación que queda la infeliz. El desprecio colectivo que la abrumó en el momento mismo que segùn el vulgo tirò la vergiienza a la calle para amontonarse con su hombre, se harà mas intenso y feroz. Nada podrà rehabilitarla. La mancha caida sobre ella le cerrarà todas las puertas. [...] 67 66 [...] La maggior parte dei compagni, che ha creato questa nostra morale a lato della morale della società, ricerca una compagna che sappia rompere facilmente e con coraggio i vincoli del matrimonio... Non è difficile trovarla. Però l'errore, errore per noi fondamentale di queste unioni libere, è che la compagna che giunge a questo tipo di unione è considerata dello stesso valore morale e ideologico del compagno quando, solo in pochi casi, ha per lo meno la stessa formazione etica. Oggi le unioni libere sono determinate da una reale convinzione da parte dell'uomo e da un'affinità psicologica della donna. L'uno mette l'anima e il cervello, l'altra solo l'anima. Da questo risulta che la famiglia anarchica è incompleta, perché l'idea che la donna possa essere educata, giungendo così ad un livello di comprensione superiore, è ancora poco sviluppata. [...] [...] io credo che la cosa più giusta da fare per gli anarchici, nella ricerca di una compagna per creare un'unione libera, sia trovare una donna colta. Una persona istruita, con una qualche educazione, ha più possibilità di adattarsi ad una morale superiore. [...] [...] Una compagna colta ed intelligente può diventare una vera compagna, persino una propagandista. Una compagna incolta, che non possiede altro che sentimenti e umiltà cristiana, non potrà essere altro che la martire della nostra forma di pensare e della sua ignoranza [...] [...] Noi anarchici abbiamo bisogno di donne che abbiano cervello e volontà, audacia e anima, spiriti inquieti disposti a seguirci nella nostra lotta per un futuro diverso. Ognuno deve agire secondo le proprie possibilità, però nel caso dell'amor libre è necessario cercare una compagna intelligente, alla quale in più di un'occasione dovremmo consegnare il destino di molte persone e anche la nostra vita. Amore, amore però senza dimenticare il cervello! [...] F. Caro Crespo, Amor libre, in Generation Consciente, anno III, numero 22, maggio 1925, Valencia, pagg. 51-52. 67 [...] In campo sessuale, avanzare in direzione contraria alle regole stabilite e consacrate dalla consuetudine, viene giudicato come un disonore per la donna. Quella che non tiene conto di questo e, seguendo i suoi impulsi, compie questo passo, si pone in una posizione che l'obbliga a rinunciare alla famiglia, alle amicizie, alla considerazione che deriva da una buona reputazione e ai rapporti sociali con la gente rispettabile. Se dopo essersi così esposta, l'uomo che la indusse a farlo la abbandona, si immagini in che situazione si verrà a trovare l'infelice. Il disprezzo della collettività che la schiacciò nel momento stesso nel quale lei si liberò del suo pudore per unirsi al suo uomo, diverrà più forte e più crudele. Niente potrà riabilitarla. Il disonore caduto sopra di lei le chiuderà tutte le porte. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 81, maggio 1930, Valencia, pagg. 17- 23. La nueva moral sexual Si è già visto come secondo fonti considerate, l'amor libre potrà influire sulla società futura (parità uomo-donna, maggiore responsabilizzazione delle coppie che vogliono procreare, abolizione della proprietà privata, etc). Va anche evidenziato come la libertà immediata e totale, che si avrà appena scoppierà la rivoluzione, porterà con sé nuovi problemi di relazione tra le persone. Improvvisamente gli individui si troveranno a dover gestire un grado di autonomia mai sperimentato prima, e tutto questo si rifletterà nei rapporti interpersonali tra uomo e donna o tra genitori e figli. Quindi è fondamentale studiare ed analizzare per tempo le varie possibilità offerte dalla cultura libertaria, per poter poi educare nella maniera più corretta le persone che dovranno essere in grado di saper sfruttare al meglio la libertà nata dalla rivoluzione. L'articolo ora preso in esame era stato scritto nel 1937, quindi a rivoluzione già iniziata, quando alcuni dei problemi impostati in via teorica prima della sollevazione militare del luglio 1936 erano già diventati realtà. [...] La moral sexual es acaso el aspecto que mas urgentemente reclama una revisión a la luz de las estrellas revolucionarias. [...] Las primeras jornadas revolucionarias provocaron el afloramiento social de una doble actitud eròtica: por una parte, la exacerbación desenfranada de muchos instintos reprimidos hasta hoy [...] y, de otro lado, la actitud atormentada de muchos puritanos del amor, atemorizados ante el libertinaje que ellos temieron que se avecinaba. [...] jLa revolución sexual no se ha verificado todavia! Continùan las mismas cadenas de antano. [...] Y en el mejor de los casos, aun poseyendo una conciencia revolucionaria, no sabe qué hacer de su libertad en el orden sexual. [...] En el Ayer capitalista sembramos la semilla de la libertad sexual que hoy puede regogerse. Y nuestra misión en el Hoy proletario es ser jardineros de la fior eròtica individuai. Regàndola con ese néctar fecundo que se llama cultura eugenica, que es en la actualidad mas necesario que nunca para las fauces sedientas de la inquietud eròtica. [...] ^Cómo podrà orientarse la nueva ètica social? Ante todo conociendo lo que no deberà hacerse, que es en primer termino evitar el establecimiento de preceptos rigidos y de normas colectivas. [...] Individualizar el sexo, liberarle de las viejas tiranias, es la primera fortaleza a conquistar. [...] La nueva etica sexual revolucionaria, no asentarà jamàs normas de conducta colectiva, sino que forjarà en la fragua de cada pensamiento individuai el anhelo de resolver integrai y sinceramente los problemas erótico-sentimentales que a cada persona se le plantean. Toda nuestra tarea futura es la de crear una propaganda eugènica constructiva, una firme cultura del amor. [...] 68 68 [...] La morale sessuale è forse l'aspetto che più urgentemente reclama una revisione alla luce delle stelle della rivoluzione. [...] Le prime giornate rivoluzionarie provocarono l'evidenziarsi nella società di una doppia attitudine erotica: da una parte, l'esacerbazione sfrenata di molti istinti repressi fino a quel momento [...] e La nueva moral sexual Altra posizione da prendere in considerazione è quella che pone il rapporto d'amore sullo stesso piano degli altri bisogni fisici. 69 Visto che il mangiare, il bere e il respirare sono parte dell'istinto di conservazione dell'Individuo, l'istinto sessuale (la forza che maggiormente domina il nostro corpo) rappresenta l'istinto di conservazione della Specie 70 . [...] En pura etica, el instinto sexual no es peor ni mejor que cualquiera de los demàs instintos; fisiològicamente, es de la misma naturaleza que el de la nutrición, puesto que ambos tienen por idéntico fin el desarrollo progresivo de la Humanidad. [...] 71 Poiché la vita di una persona deve essere completa sotto tutti i punti di vista, ciò vale anche in campo sessuale, affinché si possa parlare di vera vita e non di una pura lotta per la sopravvivenza. [...] Hay que vivir la vida lo mas intensa y pienamente posible en su triple sentido; fisica, emocional e intelectiva. No todo es sexo. No todo es amor. No dall'altra, l'atteggiamento di inquietudine di molti puritani dell'amore, spaventati davanti al temuto libertinaggio che si avvicinava. [...] La rivoluzione sessuale non si è ancora verificata! Esistono le stesse catene di un tempo. [...] E [la singola persona, n.d.r.] nel migliore dei casi, anche possedendo una coscienza rivoluzionaria, non sa che fare della sua libertà in campo sessuale. [...] Nel Ieri capitalista seminammo i semi della libertà sessuale i cui frutti oggi si possono raccogliere. E la nostra missione nell'Oggi proletario è essere dei giardinieri del fiore dell'erotica individuale, irrigandola con quel nettare fecondo che si chiama cultura eugenetica, oggigiorno più necessario che mai per le fauci assetate dell'inquietudine erotica. [...] Come potrà orientarsi la nuova etica sociale? Prima di tutto conoscendo quello che non si dovrà fare, che è in primo luogo evitare l'impostazione di precetti rigidi e di norme collettive. [...] Individualizzare il sesso, liberarlo dalle vecchie tirannie, è la prima fortezza da conquistare. [...] La nuova etica rivoluzionaria, non assentirà mai a norme di condotta collettive, ma plasmerà nella forgia di ogni pensiero individuale l'aspirazione a risolvere integralmente e sinceramente i problemi erotico-sentimentali che in ogni persona si sviluppano. Tutto il nostro compito futuro è quello di creare una propaganda eugenetica costruttiva, una ferma cultura dell'amore. [...] Dr. F. Marti Ibànez, Una nueva moral sexual corno base de las conquistas revolucionarias, in Tiempos Nuevos, anno IV, numero 2, 1° febbraio 1937, pagg. 34-36. 69 [...] Il desiderio sessuale, sprigionantesi dal reciproco amore tra due persone di sesso diverso, rivendica la sua liberazione: è una necessità vitale. Lo impone la conservazione della vita, come esige il cibo, l'aria e il sole. [...] Fedor Bazarof, La prostitución y la familia, in Estudios, anno IX, numero 97, settembre 1931, Valencia, pagg. 25-27. 70 Gabay, Sensualidad insatisfecha, in Iniciales, anno Vili, numero 5, Barcelona, pagg. 7-8. Ed inoltre: [...] Amare è un impulso naturale, senza il quale le specie di animali si estinguerebbero. Nessuno si deve vergognare di rendere tributo a questo istinto naturale che fa si che l'umanità si rinnovi e il mondo si popoli. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno VII, numero 78, febbraio 1930, Valencia, pagg. 9- 11. 71 [...] In valore puramente etico, l'istinto sessuale non è né peggiore né migliore degli altri istinti; fisiologicamente, è della stessa natura di quello della nutrizione, considerato che entrambi hanno l'identico fine del progressivo sviluppo dell'Umanità. [...] M. Mirò, Pluralismo amoroso, in Iniciales, anno II, numero 3, aprile 1930, Barcelona, pagg. 32-33. La nueva moral sexual todo es inteligencia. [...] Amemos, pues, con nobleza y elevación de espiritu; pero no instintivamente, que quiere decir la bestia que goza; amemos racionalmente, humanamente, eugenésicamente. [...] 72 Secondo Noja Ruiz, la nobiltà e l'elevazione di spirito che proviamo grazie al sentimento dell'amore non devono far abbassare lo sguardo, confusi e pudichi, quando si tratta di questioni che riguardano l'atto sessuale. Non si può scorgere niente di indecente e di osceno nell'atto della creazione. Esso rappresenta una funzione importantissima e di somma nobiltà, e non si vede la necessità di celarla e di ricoprirla di un'atmosfera di mistero. Le uniche impurezze che si possono trovare nella genesi sono le condizioni nelle quali l'atto viene effettuato (lo stato fisico e morale della coppia, ecc.). 73 Paragonato ad un'azione peccaminosa, l'atto della riproduzione viene occultato, ma questo, come per vendetta, si insinua, corrotto nella sua natura, nel mare di fango delle peggiori aberrazioni. 74 Il problema di una nuova morale sessuale riguarda anche il naturismo ( per una spiegazione più dettagliata rimando al capitolo specifico), visto che il comportamento più naturale è quello che più è in sintonia con noi stessi: chi vuole essere monogamo, lo sia; la donna che voglia avere più mariti, li abbia; chi non vuole unirsi con nessuno, rimanga pure solo. L'unico atteggiamento contrario al naturismo è il voler essere soli per tutta la vita quando però non si è nati per vivere separati dall'amore. 75 72 [...] Bisogna vivere la vita il più intensamente e pienamente possibile nel suo triplice significato: fisica, emozionale e intellettiva. Non tutto è sesso. Non tutto è amore. Non tutto è intelligenza. [...] [...] Amiamo, quindi, con nobiltà ed elevazione di spirito; però non istintivamente, come l'animale che gode; amiamo razionalmente, umanamente, eugeneticamente. [...] Enrique Vano, Amory sexualismo, in liempos Nuevos, anno II, numero 15, ottobre 1933, Barcelona, pag. 380. 73 H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno VII, numero 77, gennaio 1930, Valencia, pagg. 24-26. 74 H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno VII, numero 78, febbraio 1930, Valencia, pagg. 9-11. 75 Mariano Gallardo, La Sexualidad y el Naturismo, in La Revista Bianca, anno XIV, numero 386, 30 giugno 1936, Barcelona, pag. 54. La nueva moral sexual 2.3. Amor libre e prostituzione La condanna della prostituzione è spesso presente negli articoli che trattano il tema dell'amor libre, in quanto la vendita del proprio corpo rappresenta un mercantilismo inammissibile in una ipotetica società retta da principi di uguaglianza, libertà e mutuo rispetto. [...] la prostitución, la mujer que vende sus caricias, que alquila su cuerpo, no sabe nada, no tiene nada que ver con el amor. Hemos dicho satisfacer una necesidad fisiològica. Gozar de los placeres de la carne, no prostituir el cuerpo. Ed inoltre: [...] La prostitución es uno de los crimenes mas execrables del actual régimen social. Su origen hay que buscarlo en las trabas impuestas al amor por las religiones exentas de sentimientos humanos. [...] Sois los parias inicuamente explotados por la clase dominante. Pensad, y no seàis los causantes de la desgracia de vuestras hermanas, condenadas por la injusticia social a servir de pasto a nuestra lujuria. [...] 77 Condannare la prostituzione significa, in qualche modo, anche non accettare la forma nella quale si è sviluppata la società moderna. Il Dr. Serrano evidenzia come sia proprio questo tipo di società che fa sì che la prostituzione continui la sua esistenza ed individua alcune delle cause che la alimentano. [...] Las causas de la prostitución en la actualidad hay que buscarlas en el sistema de propiedad privada y en la organización de la sociedad capitalista que mantiene a la mujer proletaria en condiciones de inferioridad con relación a los demàs miembros de la sociedad; que limita y restringe el uso de sus derechos pohticos y civiles (o se les niega abiertamente, corno ocurre en algunos paìses); que acentùa su desigualdad econòmica con respecto al hombre, pagando por su trabajo salarios irrisorios; que prohibe su acceso a determinadas profesiones, etc. A todo esto debe anadirse la actitud adoptada por la "moral" burguesa frente a todo intento de emancipación y dignificación de la mujer, actitud respaldada y sostenida por toda clase de leyes y preceptos jurìdicos. [...] [...] Existen una serie de causas que si no determinan directamente, corno las anteriores, el hecho de la prostitución, por lo menos influyen grandemente en 76[...] la prostituzione, la donna que vende le sue carezze, que affitta il suo corpo, non conosce l'amore, non ha niente a che fare con questo sentimento. Abbiamo detto soddisfare una necessità fisiologica. Godere dei piaceri della carne, non prostituire il corpo. [...]. M. Mirò, Pluralismo amoroso, in Iniciales, anno II, numero 3, aprile 1930, Barcelona, pagg. 32-33. 77 [...] la prostituzione è uno dei crimini più detestabili dell'attuale regime sociale. La sua origine va ricercata nei vincoli imposti all'amore dalle religioni, per loro natura prive di sentimenti umani. [...] Siete i paria ingiustamente sfruttati dalla classe dominante. Ragionate e non siate i colpevoli della disgrazia delle vostre sorelle, condannate dall'ingiustizia sociale a fare da pasto per la nostra lussuria. Eugenio Villacampa, El peligro de los prostfbulos, in La Revista Bianca, anno XIII, numero 322, 22 marzo 1935, Barcelona, pagg. 280-281. La nueva moral sexual su existencia; entre estas causas encontramos la falta de condiciones materiales del obrero necesarias para crear una vida familiar feliz [...] [...] Otras causas son los matrimonios tardìos, la duración del servicio militar obligatorio, la inseguridad en encontrar trabajo, etc. [...] 78 Secondo Luis Hernàndez una parte delle prostitute proviene dalle file del servizio domestico. [...] Las criadas, asediadas constantemente por el amo o por sus hijos, en la alternativa de aceptar sus proposiciones o perder la colocación, sucumben muchas veces; empezado el camino, es dificil detenerse de él. Si la falta se descubre, la sefiora despide la sirviente y, con elio, el orden queda restablecido y la moral se restituye al hogar. Abandonada a su suerte, embarazada tal vez, la criada ha de resolver su problema. La prostitución, pùblica, de mancebia o callejera, le brinda un "modus vivendi" al que suelen acogerse. [...] 79 Hernàndez poi differenzia la prostituta che non ha fatto fortuna da quella che invece è riuscita a farsi una posizione migliore grazie ai guadagni e alle amicizie. [...] Y corno la actual organización social es radicalmente injusta, las desventuradas que rodaron tan bajo ven pasar en lujosos automóviles a otras mujeres, tan prostitutas corno ellas, pero que, con mas suerte, han logrado adquirir pieles, joyas, acaso un hotelito o el mismo auto desde el que parecen 78 [...] Al giorno d'oggi le cause della prostituzione bisogna cercarle nel sistema della proprietà privata e nell'organizzazione della società capitalista che mantiene la donna in condizione di inferiorità in relazione agli altri membri della società; che limita e restringe l'uso dei suoi diritti politici e civili (o le vengono negati apertamente come in alcuni paesi); che accentua la sua diseguaglianza economica con gli uomini, pagando per il suo lavoro salari irrisori; che le proibisce accesso a determinate professioni, etc. A tutto questo va aggiunta la posizione adottata dalla "morale" borghese di fronte a qualsiasi tentativo di emancipazione e maggior rispetto della donna, tendenza appoggiata e sostenuta da tutte le leggi e norme giuridiche. [...] [...] Esistono una serie di cause che, pur non determinando direttamente, come le precedenti, l'esistenza della prostituzione, per lo meno influiscono molto sulla sua esistenza; tra queste cause incontriamo la mancanza delle condizioni materiali necessarie all'operaio per creare una vita familiare felice [...] [...] Altre cause sono i matrimoni tardivi, la durata del servizio militare obbligatorio, la poca sicurezza di trovare lavoro, etc. [...] Dr. Serrano Pons, La prostitución corno fenòmeno social, in Estudios, anno XIV, anno 155, luglio 1936, Valencia, pagg. 3-4. 79 [...] La domestica, assediata costantemente dal padrone o dai suoi figli, nel dilemma di accettare le loro proposte o perdere il lavoro, molte volte soccombe; iniziato il cammino è difficile interromperlo. Se la mancanza si scopre, la signora allontana la domestica e, così l'ordine viene ristabilito e la morale viene restituita al focolare domestico. Abbandonata alla sorte, qualche volta incinta, la domestica deve risolvere il suo problema. La prostituzione, pubblica, del bordello o di strada, le offre un "modus vivendi" che solitamente accetta. [...] Luis Hernàndez Alfonso, ; Prostitutas!, in Estudios, anno XIV, numero 149, gennaio 1936, Valencia, pagg. 6-10. Vedere anche: A. Martin de Lucenay, Las esclavas modernas, in Estudios, anno XIV, numero 153, maggio 1936, Valencia, pagg. 25-26. La nueva moral sexual desafiar la miseria ajena. Artistas que, lanzadas por un rico protector, utilizali el reclamo del escenario para vender sus caricias a buen precio; muchachas de buena familia que se sirvieron de sus relaciones sociales para buscar un amigo acomodado; senoras casadas que se prostituyen decentemente para satisfacer lujos que el sueldo o la renta del marido no pueden pagar; viudas que, temendo pensión, con la que vivir humildemente, se ayudan tornando mantes que les proporcionan comodidades y caprichos ... Las mujeres de las calles ven còrno esas prostitutas viven sin apuros, sin la amenaza del hambre, sin el tormento del frio, rodeadas del inmerecido respeto de los reverenciadores incondicionales del éxito. Moralmente son iguales todas. Pero el mundo sólo distingue dos clases de gentes: la que tiene dinero y la que carece de él. Por eso las de automóviles, pieles y hotel son senoras, y las que viven en prostibulos o esperan a los hombres en las esquinas, son mujerzuelas. [...r L'analisi elaborata da Julio Barcos sui motivi per cui lo Stato non intervenga con fermezza e decisione nel risolvere il problema della prostituzione presenta aspetti interessanti: [...] Lo groseramente absurdo, degradante y miserable de està moral social, consiste en que mientras se exalta la castidad, convirtiéndola en simbolo de virtud e honor y se castiga toda infidelidad femenina, se erige en institución pùblica, en industria licita, la prostitución reglamentada por el Estado 81 . El prostibulo pasa a ser desde ese momento una institución social tan respetable corno cualquiera de las que forman el régimen burguès: la Iglesia, el Matrimonio, el Parlamento o la Justicia. [...] 80 [...] Siccome l'attuale organizzazione sociale è profondamente ingiusta, le sfortunate che finiscono in povertà e vedono passare davanti a loro altre donne in automobili di lusso, prostitute come loro, che però, con maggior fortuna, sono riuscite ad ottenere pellicce, gioielli, forse un alberghetto o la stessa automobile dalla quale sembrano sfidare l'altrui miseria. Artiste che, lanciate da un ricco protettore, utilizzano il richiamo del palcoscenico per vendere le loro carezze ad un buon prezzo; ragazze di buona famiglia che si servirono delle proprie conoscenze sociali per trovare un amico di buoni mezzi; signore sposate che si prostituiscono decorosamente per soddisfare lussi che la paga o la rendita del marito non possono pagare; vedove che, avendo una pensione che permette loro di vivere umilmente, si aiutano prendendo amanti che forniscano loro comodità e capricci ... Le donne della strada vedono come queste prostitute vivono senza difficoltà, senza la minaccia della fame, senza il tormento del freddo, attorniate dall'immeritato rispetto di chi le onora senza condizioni. Moralmente sono tutte uguali. Però il mondo distingue solo due categorie di persone: quelle che hanno del denaro e quelle che non lo hanno. Per questo le prostitute che possiedono automobili, pellicce e albergo sono signore, e quelle che vivono nei postriboli o aspettano gli uomini all'angolo delle strade, sono donnacce. [...] Luis Hernàndez Alfonso, ; Prostitutas!, in Estudios, anno XIV, numero 149, gennaio 1936, Valencia, pagg. 6-10. 81 [...] Il capitalismo ha fatto della prostituzione una fonte di guadagni non solo per la prostituta che vende il suo corpo, ma anche per tutta una serie di sfruttatori, trafficanti, padroni di case di tolleranza, proprietari di alberghi e di stabilimenti di tutte le specie, poliziotti, politici e, in ultima analisi, per lo Stato che riceve la sua parte, sotto forma di diverse imposte, da questo vergognoso commercio. [...] Dr. Serrano Pons, La prostitución corno fenòmeno social, in Estudios, anno XIV, numero 155, luglio 1936, Valencia, pagg. 3-5. La nueva moral sexual [...] los defensores interesados del prostfbulo, que son los mismos defensores de la santa madre iglesia, se parapeta detràs de un argumento aparentemente cientìfico: el de la higiene pùblica. ^Pero còrno puede invocarse la higiene, cuando cualquier medico medianamente honesto en su profesión, podrà demostrarnos que si la prostitución es un càncer del organismo social, moralmente hablando, también lo es fisiològicamente, porque constituye una fuente de todos los males venéreos que, corno un castigo de la naturaleza ultrajada se han desparramado por el mundo? [...] 82 Ed inoltre: [...] Lejos de mejorar su condición, las medidas policias adoptadas en mùltiples lugares sólo han servido para empeorarlas, porque no van dirigidas contra la prostitución (considerada oficialmente corno necesaria), sino contra las prostitutas. Las disposiciones no tienden a suprimir ese comercio carnai bochornoso; van encaminadas a restarles publicidad. Se hace con las mujeres pùblicas lo que con los mendigos: se las persigue; se las confina a determinados barrios; se las detiene cuando deambulan por las calles antes de la hora fijada. Pero no se combate la raiz del mal. [...] 83 L'articolo di Noja Ruiz mette in risalto come il problema della prostituzione riguardi anche l'eugenetica: 82 [...] Questa morale sociale, così assurda, degradante e miserabile, mentre esalta la castità della donna, convertendola in simbolo di virtù e onore, castiga tutti i generi di infedeltà femminile; eleva la prostituzione regolamentata dallo Stato a istituzione pubblica, a industria lecita. Quindi, il bordello diventa una istituzione sociale rispettabile, dando così forma al regime borghese assieme alla Chiesa, al Matrimonio, al Parlamento o alla Giustizia. [...] [...] gli interessati difensori del bordello, gli stessi che difendono anche la santa madre chiesa, sostengono le loro decisioni servendosi di un argomento apparentemente di carattere scientifico: quello della salute pubblica. Però come si può invocare la salute quando qualsiasi medico un po' onesto ci può dimostrare che, se moralmente parlando, la prostituzione rappresenta un cancro all'interno dell'organismo sociale, lo è anche fisiologicamente, perché rappresenta la fonte di tutte le malattie veneree, che, come un castigo inflitto dalla natura oltraggiata, si sono propagate per il mondo? [...] Julio R. Barcos, El matrimonio y el lupanar bajo la ègida de la ley, in Generation Consciente, anno II, numero 14, settembre 1927, Valencia, pagg. 125-127. Vedere anche: A. Martin de Lucenay, Las esclavas modernas, in Estudios, anno XIV, numero 153, maggio 1936, Valencia, pagg. 25-26. Anche in questo articolo viene incolpata dell'attuale stato di cose la borghesia con la sua morale che non permette lo sviluppo di istituzioni adeguate pronte ad accogliere le ragazze madri, così da salvare dalla prostituzione molte ragazze, tra di loro ci sono molte domestiche, che non riuscendo a difendersi dagli attacchi del sesso forte soccombono e vengono per questo disprezzate da tutti. 83 [...] Lontano dal migliorare la sua condizione [della prostituta, n.d.r.], le misure adottate dalla polizia in vari luoghi sono servite solo a peggiorarla, perché non sono dirette contro la prostituzione (considerata ufficialmente necessaria), bensì contro le prostitute. Le disposizioni non tendono a sopprimere questo ignominioso commercio carnale, sono dirette a ridurne la popolarità. Si trattano le donne pubbliche alla stessa maniera dei mendicanti: si perseguitano, si confinano in quartieri prefissati della città, si arrestano se passeggiano per le vie prima dell'ora prefissata. Però non si combattono le radici del male. [...] Luis Hernàndez Alfonso, / Prostitutas!, in Estudios, anno XIV, numero 149, gennaio 1936, Valencia, pagg. 6-10. La nueva moral sexual [...] Al prostfbulo no van sino los mas bellos y mejor logrados ejemplares de la raza. Una mujer fea, deformada, contrahecha, no puede sonar en hacer mercaderìa de sus pobres encantos. Es preciso que sea bella, sana, robusta, hermosa, bien modelada, seductora, para que sus caricias se coticen a buen precio. Y el piacer estéril, la horrible bocaza del monstruo de la prostitución devora la fior de la especie, convierte en descocadas rameras a las que por sus condiciones fisicas y morales estaban llamadas a poner sobre el mundo hijos sanos y bellos, orgullo legitimo de la raza, y, en cambio, deja para esposas, para madres de famiglia, a seres tarados y raquiticos que no pueden hacer otra cosa que producir retofios enclenques y enfermizos que hacen fea y desagradable la vida y convierten la tierra en un sanatorio de anormales en el cual tienen representación cumplida todas las dolencias. [...] [...] Los que habéis tenido madre, pensad por un momento en ella, en el caudal inagotable de su ternura, en la veneración que os inspiraba, y por duros de corazón que seàis no podréis menos que horrorizaros al meditar que aquella santa mujer sólo se la considerò corno una cosa que servia de solaz y esparcimiento al macho en celo, corno un recipiente de formas mas o menos estilizadas y perfectas, en el cual se liba el piacer, corno un objeto al que no se tiene en cuenta sino para maltratarle y exigirle la concesión de un goce. No una mujer, no una madre, no un ser pensante y sensible, sino un sexo servido por órganos y siempre presto a satisfacer la lujuria del esposo o del amante. La ofensa no puede ser mas manifiesta ni mas bochornosa. [...] [...] La mujer es una parte integrante y un factor imprescindible en la gran famiglia humana. Envilecerla equivale a envilecernos a si propios. Por eso es necesario que este estado de cosas cese y cesarà sin duda alguna. Para elio, ningùn remedio existe mas eficaz que la libertad determinada por la clara comprensión de las cosas. [...] 84 84 [...] Al postribolo finiscono solo gli esemplari della razza più belli e meglio sviluppati. Una donna brutta, ripugnante, deforme, non si può nemmeno sognare di poter vendere il suo povero fascino. Serve che sia bella, sana, robusta, leggiadra, con un bel corpo, seduttrice, perché le sue carezze si possano vendere ad un buon prezzo. Il piacere sterile, la orribile bocca del mostro della prostituzione divora il fiore della specie, trasforma in impudenti sgualdrine quelle che, per le loro qualità fisiche e morali, erano chiamate a creare figli sani e belli, legittimo orgoglio della razza. Lascia come spose, come madri di famiglia, esseri imperfetti e rachitici che non possono fare altra cosa che creare bambini deboli e malaticci, che rendono la vita brutta e sgradevole e trasformano la terra in un sanatorio di anormali nel quale appaiono copiose tutte le malattie. [...] [...] Voi che avete una madre, pensate per un momento a lei, alla capacità inesauribile della sua tenerezza, alla devozione che vi ispirava; e per quanto duri di cuore possiate essere non potrete fare a meno di turbarvi al constatare che quella santa donna venne solo considerata come una cosa che serviva da conforto e svago al maschio in calore; come un recipiente di forma più o meno stilizzata e perfetta, nel quale si gusta il piacere; come un oggetto che viene preso in considerazione solo per poterlo maltrattare ed esigere la concessione di un godimento. Non una donna, non una madre, non un essere pensante e sensibile, ma un essere utilizzato per i suoi organi e sempre pronto a soddisfare la lussuria dello sposo o dell'amante. La offesa non potrebbe essere più palese e infame. [...] [...] La donna forma parte integrante e fattore essenziale della grande famiglia umana. Degradarla equivale a svilire noi stessi. Per questo è necessario che termini questo stato di cose, e cesserà senz'alcun dubbio. Per far sì che questo avvenga non esiste nessun rimedio più efficace della libertà, quale diretta conseguenza di una chiara comprensione della situazione. [...] La nueva moral sexual Non si può dimenticare che nella visione libertaria qui espressa vi è uno stretto rapporto esistente tra lo sradicamento della prostituzione dalla società e l'instaurarsi dell'ideale dell'amor libre. Quest'ultimo potrà porre un freno molto più forte all'illegittimo commercio carnale che non il matrimonio, così come è oggi costituito, e, soprattutto, questo farà aumentare la nobiltà dell'amor libre 85 : [...] Cooperemos dentro de la capacidad de nuestras energias en la noble tarea de destruir esa organización infamada e inafamante, que no sólo goza de la complacencia de las autoridades estatales, sino de su mas amparo. El logro de tales fines nos lo proporcionaria [...] la pràctica del AMOR LIBRE: la libertad sexual en su verdadera acepción. [...] [...] practicar el amor libre no significa "la vuelta a la promiscuidad de las primeras edades, la còpula al azar de los caprichos y la rienda suelta a las pasiones" (Carlos Albert), sino el predominio de los lazos espirituales en los asuntos del sentimiento, sin la intervención de factores complementarios, ajenos absolutamente a elio, que prostituyen y degradan. [...] 86 Anche parlando di prostituzione viene posto il problema della parità fra uomo e donna. Come mai non esiste, accanto ad una prostituzione che soddisfa l'uomo, una che renda la parità alle donne anche in questo ambito della vita sociale? [...] Pero suponiendo que el prostfbulo fuese un recurso extremo de la higiene pùblica para los varones, ^por qué no habria de concederse en iguales condiciones un desahogo semejante a las mujeres en beneficio de su salud? Acaso es menos respetable y necesaria la salud de las mujeres que la de los hombres? [...] [...] En realidad [...] existe un gran nùmero de mujeres perfectamente capaces de desear una prostitución masculina reglamentada corno la otra; y su nùmero aumentarà cada vez mas, porque a ese fin tienden las condiciones de la vida femenina actual. H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno VII, numero 78, febbraio 1930, Valencia, pagg. 9- 11. 85 Luis Hernàndez Alfonso, iProstitutas!, in Estudios, anno XIV, numero 149, gennaio 1936, Valencia, pagg. 6-10. 86 [...] Collaboriamo con tutta la forza di cui disponiamo in nome del nobile compito di distruggere questa organizzazione infame ed infamante, che non solo si compiace della complicità delle autorità dello stato, ma anche dei suoi più risoluti sostenitori. Il raggiungimento di tale fine ce lo offrirebbe [...] la pratica dell'AMORE LIBERO: la libertà sessuale nel suo vero significato. [...] [...] mettere in pratica l'amore libero non significa "il ritorno alla promiscuità dei primi tempi, la copula nelle mani del capriccio e le passioni senza un freno" (Carlos Albert), bensì il predominio dei legami spirituali in campo sentimentale, senza l'intervento di fattori secondari, a lui estranei, che prostituiscono e degradano. [...] Fedor Bazarof, La prostitución y la familia, in Estudios, anno IX, numero 97, settembre 1931, Valencia, pagg. 25-27. La nueva moral sexual Esas mujeres no son depravadas, ni cinicas, ni histéricas, sino criaturas sanas y normales, sencillamente, a quienes asquea el disimulo y a quienes las circunstancias no han permitido la libre y tranquila satisfacción; mujeres conscientes del desacuerdo entre la verdad fisiològica y las excusas descabelladas y mentirosas con que se la disfraza. Pueden ser solteras y desear siéndolo para ganarse la vida y disponer de ella a su talante; pueden ser viudas y no querer o no poder casarse nuevamente. Todas las mujeres no estàn obligadas a sentir la necesidad de una compania, y pueden existir muchas razones que las alejen de tal comunidad sin que por elio se crean constrefiidas a permanecer castas, y mucho menos desprovistas de necesidad afectivas, de altruismo; de ternura maternal o filial, de sentimiento generoso. [...] 87 La conclusione alla quale giunge Barcos rispecchia l'idea, generalmente diffusa negli ambienti libertari, contraria all'esistenza della prostituzione: [...] Pero si el prostibulo es un mal para los hombres, también tiene que serio indefectiblemente, para las mujeres. [...] [...] Preferible es la aduana libre para ambos sexos, donde no hay al menos el infamante lenocinio de por medio, que convierte el piacer en vii comercio. 87 [...] Supponendo pure che il bordello fosse un ricorso estremo per conservare la salute degli uomini, perché non si dovrebbero concedere uguali condizioni di opportunità anche per la salute delle donne? Forse è meno rispettabile e necessaria la salute delle donne rispetto a quella degli uomini? [...] [...] In realtà [...] esiste un gran numero di donne che desirerebbero una prostituzione degli uomini regolamentata come l'altra. Il loro numero aumenterà sempre di più, perché è a questo fine che tendono le condizioni attuali della vita femminile odierna. Queste donne non sono né depravate, né impudenti, né eccitate, bensì delle persone sane e normali. Delle persone che detestano l'ipocrisia, alle quali le circostanze non hanno permesso una libera e tranquilla soddisfazione dei propri bisogni. Donne che hanno capito la discordanza tra la verità fisiologica e le giustificazioni ridicole e false che invece la mascherano. Possono essere delle donne sole che desiderano rimanere tali per sfruttare meglio la loro vita e poterne disporre a proprio piacimento. Possono essere delle vedove che non vogliono o non possono risposarsi. Le donne non sono obbligate a sentire la necessità di una compagnia. Possono esistere molte ragioni che le allontanano dalla vita in comune con un'altra persona, senza che per questo si sentano costrette a rimanere caste, e nemmeno prive di altruismo, di tenerezza materna, di generosità, del bisogno di offrire il loro affetto. [...] Julio R. Barcos, El matrimonio y el lupanar bajo la ègida de la ley, in Generation Consciente, anno II, numero 14, settembre 1927, Valencia, pagg. 125-127. 88 [...] Però se il bordello è un male per gli uomini, deve esserlo inevitabilmente anche per le donne. [...] [...] A questa situazione è preferibile che le persone si uniscano liberamente, così da evitare quell'infame lenocinio che converte il piacere in vile commercio. [...] Julio R. Barcos, El matrimonio y el lupanar bajo la ègida de la ley, in Generation Consciente, anno II, numero 14, settembre 1927, Valencia, pagg. 125-127. La nueva moral sexual 2.4. Amor libre e matrimonio Il matrimonio è quasi sempre visto come un fatto negativo, sia esso religioso o civile, in quanto sarebbe un legame imposto da fattori esterni 89 (come ad esempio la necessità basilare di sostentamento di un essere umano, quasi impossibile da ottenere per una donna che voglia vivere sola 90 ) che non può portare ad un giusto equilibrio nella coppia. Secondo Noja Ruiz, il matrimonio non ha sempre rappresentato un ostacolo allo sviluppo morale della società: [...] En la vida, corno en la Naturaleza, nada se produce con caràcter definitivo y nada permanece inalterable. Se halla todo sujeto a eterna mudanza, en perpetuo devenir. El matrimonio que respondió un dia a una necesidad social imperiosa y fué heraldo de dignificación humana, ha llenado ya su cometido y cumplido su rol histórico debe desaparecer de la escena reemplazado por nuevas modalidades que se hallen mas en armonìa con el progreso social de la humanidad, con las corrientes modernas, con las exigencias de nuestros tiempos y con las aspiraciones del hombre. [...] 91 Obac lo considera immorale, perché dà la possibilità ad un vecchio di sposare una donna in giovane età con il beneplacito dei moralisti, mentre due giovani che vogliono amarsi fuori dalle regole ricevono solo aspri rimproveri 92 . Il rapporto che hanno l'uomo e la donna nei confronti del matrimonio non è uguale, soprattutto per la disuguale posizione che occupano all'interno della società e per la diversa educazione che ricevono 93 : 89 Per Sebastiàn Gomila il matrimonio ha oramai perso il suo contenuto spirituale, sostituito da uno materiale, facendolo diventare così un mero calcolo di interessi: del profitto e del benessere. Sebastiàn Gomila, El proy el contra, in Generation Consciente, anno V, numero 51, novembre 1927, Valencia, pagg. 7-8. 90 [...] Quello che intendo dire è che tanto l'uomo quanto la donna devono essere posti su uno stesso piano di uguaglianza economico-morale, solo così le unioni potranno essere libere, e non vincolate come lo sono oggi per la sottomissione economica delle donne al loro compagno. [...] Brand, El problema del amor, in La Revista Bianca, anno II, numero 24, 15 maggio 1924, Barcellona, pagg. 23-25. Vedere anche: Un Medico Rural, Aspecto mèdico del naturismo, in Generation Consciente, anno II, numero 17, diciembre 1924, Valencia, pagg. 205-207. 91 [...] Nella società, come nella Natura, niente nasce con un carattere definitivo e niente permane inalterabile. Tutto è soggetto ad un eterno cambiamento, in un eterno divenire. Il matrimonio, che un giorno rispose ad una necessità sociale indispensabile e fu messaggero di una maggiore dignità umana, ha già concluso il suo incarico e compiuto il suo ruolo storico. Deve scomparire dalla scena, sostituito da nuovi metodi che siano più in armonia con il progresso sociale dell'umanità, con le correnti di pensiero moderne, con le esigenze dei nostri tempi e con le aspirazioni dell'uomo. [...] H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno IX, numero 90, febbraio 1931, Valencia, pagg. 9-11. 92 Valentin Obac, Parejas humanas, in Estudios, anno Vili, numero 85, settembre 1930, Valencia, pagg. 20-22. 93 In questioni d'amore l'uomo non è controllato o criticato da nessuno, può comportarsi secondo la sua volontà senza incorrere nella disapprovazione della gente. La donna cresce, si educa e si diverte sempre sotto la vigilanza dei suoi genitori, non può fare nessuna scelta senza la loro approvazione. Questa situazione porta il marito a comportarsi in maniera autoritaria, così da trovarsi accanto non una persona La nueva moral sexual [...] El hombre teme el matrimonio, y sólo sucumbe a él por amar con mayor libertad a la que considera su elegida; la mujer no lo teme, lo desea, por ser la ùnica forma de fàcil realización de vivir con relativa tranquilidad y tener un hombre para amarla y ayudarla. De ahi que, salvo algùn ligero e insignificante capricho, vea en cualquiera de sus amorios la probabilidad de llegar al ambicionado matrimonio. [...] 94 [...] En este estado de cosas, la mujer que por ser fea, por ser vieja, o por tener alguna tara no logra casarse, se considera completamente fracasada, y recurre a cuantos medios estàn a su alcance para tener al hombre que le dé amor y protección. [„.] 95 È chiaro che, secondo questo e altri autori libertari, quando la donna potrà competere ad armi pari con l'uomo nella lotta per la vita, quando sarà cosciente della sua libertà sessuale, difficilmente accetterà la schiavitù del focolare domestico e di essere la cosa dell'uomo. Non accetterà più di buon grado il legame del matrimonio e vorrà vivere la propria vita senza padroni né tutori. 96 Obac, sempre considerando l'educazione e i costumi imposti dalla società, analizza alcuni casi di unioni mal riuscite, siano esse di tipo libero o matrimoni regolari: [...] se encuentra un hombre de pocos sentimientos generosos ante una mujer fracasada del matrimonio, y corno el hombre es en extremo concupiscente y para él toda la carne de mujer es buena, se realiza la union con estos elementos tan poco aceptables, y, corno es naturai, se hastia el hombre y viene la desunión. También se efectùa en otra ocasión que no puede serie muy favorable. Es cuando che collabori in maniera intelligente e con buona disposizione, ma una schiava sottomessa e senza volontà propria. [...] L'amore non deve avere come origine la pietà, o diventare una forma di protezione, ma la chiara attrazione di due persone di forze adeguate. [...] Valentin Obac, Parejas humanas, in Estudios, anno Vili, numero 85, settembre 1930, Valencia, pagg. 20- 22. 94 [...] L'uomo ha timore del matrimonio, e si sottomette a lui solo per poter amare con maggiore libertà la donna che considera la sua eletta. La donna non lo teme, lo desidera, perché rappresenta la unica possibilità di facile realizzazione che le permetta vivere con relativa tranquillità ed avere un uomo che la ami e la aiuti. Da questo risulta che, salvo qualche frivolo ed insignificante capriccio, vede in ognuno dei suoi amori quello che la può portare all'ambito matrimonio. [...] Valentin Obac, Parejas humanas, in Estudios, anno Vili, numero 83, luglio 1930, Valencia, pagg. 18-20. 9511 rapporto dell'uomo con il matrimonio è ripreso da Obac anche in un suo articolo posteriore: considera lo sposarsi un atto provocato dalla disperazione dovuta alla gran quantità di dubbi e di inganni a cui è sottoposto. Valentin Obac, Parejas humanas, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 26- 28. [...] In questo stato di cose, la donna che, brutta, vecchia o con qualche tara, non riesce a sposarsi, si considera completamente inutile, e ricorre a tutti i metodi che sono alla sua portata per ottenere l'uomo che sappia darle amore e protezione. [...] Valentin Obac, Parejas humanas, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 26- 28. 96 H. Noja Ruiz, Alrededor del Amor, in Estudios, anno Vili, numero 84, agosto 1930, Valencia, pagg. 3-7. La nueva moral sexual una parejita ha sostenido un periodo de relaciones exactamente iguales a las que llevan al matrimonio y en un momento dado ha habido entre ellos eso que llama un desliz, han venido las consecuencias y los apuros por parte de ella, no ha podido obligar al pichón a formar un nido pasando por el matrimonio, y él, en cambio, le ha propuesto la union; y ante la dificultosa situación no ha tenido mas remedio que aceptar. También sucede algunas veces que un joven tiene formado su concepto de la union libre y cree conveniente llevarla a cabo; se enamora de una muchacha que està muy atada a sus prejuicios, la procura convencer de las ventajas de la union, insiste, llega incluso a coaccionarla y ella cede; pero pasado algùn tiempo hay pretensiones familiares, vuelve ella a su anterior manera de pensar, y la union fracasa de un modo lamentable. Se da el caso frecuente de que dos personas que rompieron las cadenas del matrimonio se unen; pero unidos sin que tengan la menor idea de lo que hacen, y porque no tienen manera de casarse; de estas uniones no se puede responder. Inùtil sera decir que uniones realizadas en dichas circunstancias estàn expuestas a lamentables fracasos; pero hay que tener en cuenta que llevadas al matrimonio resultarian catàstrofes. [...] 97 Si può notare come anche in caso di un'unione senza futuro, Obac comunque insiste nel credere migliore l'union libre del matrimonio. Per Casari quest'ultimo non assolve nemmeno alle necessità fisiche della coppia, in quanto le persone raggiungono la maturità sessuale ben prima di sposarsi, imponendo un'astensione forzata dai rapporti sessuali che porta ad un disequilibrio nei soggetti considerati. E non serve neppure alle necessità della società, perché i figli che nascono da queste persone sono stati generati sotto la spinta di un'amore forzato dai vincoli legali, mancando così di quella vitale e sublime dignità che dovrebbe essere la garanzia di un amore realizzato nella libertà e nell'entusiasmo, dati solo da un'unione libera. 98 Né risponde alle 97 [...] Si può trovare un uomo mancante di buoni sentimenti che incontra una donna che non è riuscita a sposarsi. Dato che l'uomo è in ultima analisi concupiscente e qualsiasi donna gli va bene, si realizza un'unione con elementi di partenza così poco accettabili. Ma, come è naturale, l'uomo si stanca e giunge la separazione. Ci sono anche altre occasioni che per la donna non sono molto favorevoli. Una di queste è quando in una coppia che, in un periodo di relazioni esattamente uguali e quelle che portano al matrimonio, è accaduto quello che si suole chiamare uno sbaglio, e, da parte della ragazza, sono venute le conseguenze e le necessità del caso. Ma lei non ha potuto obbligare la persona amata a formare una famiglia, e lui, in cambio, le ha proposto l'unione libera; lei, di fronte alla situazione difficile, non ha avuto altro rimedio che accettare. Può anche accadere che un giovane ha sviluppato una sua idea sull'amor libre e pensa che sia giusto realizzarla. Si innamora di una ragazza che è molto legata ai suoi pregiudizi, si sforza di convincerla dei vantaggi dell'unione libera, insiste, giunge fino a costringerla e lei cede. Però dopo un po' di tempo ci sono delle pressioni psicologiche da parte dei suoi genitori, lei ritorna a pensare alla maniera di prima e l'unione fallisce in maniera deplorevole. Esiste il caso frequente di due persone già separate che scelgono l'unione libera. Hanno fatto questa scelta senza avere la minima idea sulla loro azione e perché non hanno la possibilità di risposarsi. Ma di queste unioni non si può trattare. Sarebbe inutile dire che unioni realizzate in queste circostanze sono esposte a lamentevoli insuccessi, bisogna però tenere in conto che portate al matrimonio sarebbero risultate delle catastrofi. [...] Valentin Obac, Parejas humanas, in Estudios, anno Vili, numero 87, novembre 1930, Valencia, pagg. 26- 28. 98 Leonardo da una interpretazione poetica della validità della libertà nell'unione di due persone: [vedere il sesso, n.d.r.] [...] come un'aquila maestosa, che allarga le sue ali e risale verso le cime inalterabili, dove niente o nessuno possa macchiare la purezza della sua libertà, completa, amplia, La nueva moral sexual necessità morali di un individuo, per la palese difficoltà di ognuno di potersi unire con la persona che veramente ama, spinto invece a sposarsi seguendo criteri economici o di natura simile." Pensando al coinvolgimento formale ed etico insito nel matrimonio, Luigi Fabbri tende a differenziare il matrimonio civile da quello religioso: [...] mientras la formalidad del matrimonio civil, corno de cualquier contrato privado, es puramente exterior y no empena en modo alguno la conciencia frente al instituto de la Comuna o del Estado que registra el acto, el matrimonio religioso implica una obligatoria sujección del espiritu, un reconocimiento no exterior sino interior de la autoridad de la iglesia; y por consiguiente una contradición moral y no solamente formai con las propias ideas: contradicción que tiene todos los caracteres de la apostasia. [...] 100 L'analisi dei sostenitori della libera unione non si sofferma solo ad analizzare i cambiamenti più immediati che si possono verificare al suo interno, ma tende anche a vedere più lontano nel tempo, valutando le modificazioni che si potrebbero avere nella costituzione della società stessa con la soppressione dell'istituzione del matrimonio. [...] El actual régimen econòmico exige que se establezca la familia juridica; suprimid entonces està y con elio suprimiréis la primogenitura, asi sera imposible la transmisión de la propriedad priva da, [...] [...] entonces reinarà el verdadero amor, porque desapareceràn todos los egoismos brutales de los males sociales que afectan a la especie humana. [...] [...] La libertad de pensar y de obrar es la base positiva que une inquebrantablemente las afinidades personales; [...] "El matrimonio legai ha corrompido la raza humana y puesto el sello de la esclavitud sobre los individuos", dijo Enrique Ibsen; [...] 101 integrale. [...] [...] Perché l'amore è per se stessa una funzione interiore, etica, che, come certi animali, muore in cattività... e vive, si sviluppa e cresce nella più ampia libertà. [...] Leonardo, Matrimonio y adulterio, in Estudios, anno XI, numero 113, gennaio 1933, Valencia, pagg. 32- 33. 99 V. Suarez Casari, Sobre el matrimonio, in Generación Consciente, anno II, numero 12, luglio 1924, Valencia, pagg. 50-52. 100 [...] mentre la formalità del matrimonio civile, come qualsiasi contratto privato, è essenzialmente esteriore e non impegna in nessun modo la coscienza davanti all'istituzione del Comune o dello Stato che registrano l'atto; il matrimonio religioso invece implica una sottomissione della nostra coscienza, non un riconoscimento esteriore ma interiore dell'autorità della Chiesa. Di conseguenza la contraddizione diventa morale e non solamente formale con le proprie idee: contraddizione che ha tutti i caratteri della apostasia. [...] Luis Fabbri, El amor libre en la sociedad actual, in Generación Consciente, anno III, numero 20, marzo 1925, Valencia, pagg. 308-312. 101 [...] L'attuale regime economico esige che si costituisca la famiglia legale; sopprimete questa e sopprimerete anche la primogenitura, così sarà impossibile la trasmissione della proprietà privata, [...] [...] regnerà dunque il vero amore, perché spariranno tutti gli stupidi egoismi insiti nei mali sociali que colpiscono la specie umana. [...] La nueva moral sexual Analizzando la società del tempo, Iwan Bloch ha notato come l'amor libre sia una realtà già da tempo consolidata nel proletariato, e rafforza la sua idea facendo riferimento ad uno studio di Alfred Blaschko: [...] Con mucha razón hace notar Alfred Blaschko que el proletariado ha realizado hace ya mucho tiempo el ideal del amor libre. En él vive la mayor parte en union sexual, sobre todo entre los 18 y 25 anos, sin contraer matrimonio. "En todos los tiempos no ha sido considerado corno pecado el amor libre entre el elemento proletario. Donde no existe propiedad que legar a un legitimo descendiente, donde el impulso del corazón atrae a los hombres, no se preocupó jamàs la gente de la bendición del sacerdote; y si no fuera hoy dia tan sencilla la forma del matrimonio civil, y, por otra parte, no se pusieran tantos obstàculos para todo en su camino a las madres solteras y a sus hijos, quién sabe si el proletariado moderno no habria abolido para si hace ya mucho tiempo el matrimonio." [...] 102 2.4.1. Amor libre, matrimonio e divorzio Parlando di matrimonio si devono prendere in considerazione anche le diverse posizioni riguardanti il divorzio. Potrebbe sembrare strano che un mensile di tendenza anarchica tratti questo tema, ed è proprio questo che è interessante evidenziare: come molte posizioni o idee anche estranee ad una "morale" anarchica trovino posto sulle riviste di quei tempi. Parlare di divorzio negli anni '30 era comunque molto in anticipo sui tempi. Per la sua completezza e per la sufficiente chiarezza sull'argomento riporterò integralmente l'articolo di Emile Armand, La ley del divorcio. [...] La ley del divorcio me es indiferente porque me indifiere totalmente la ley del matrimonio. [...] La libertà di pensare e di operare è la base positiva que unisce indissolubilmente le affinità personali; [...] "Il matrimonio legale ha corrotto la razza umana e messo il marchio della schiavitù sopra gli individui", disse Enrico Ibsen; [...] Joaquin-Hucha, El amor libre sin sanción y sin leyes, in La Revista Bianca, anno X, numero 213, 1° aprile 1933, Barcelona, pagg. 661-663. 102 [...] A ragione Alfred Blaschko fa notare che il proletariato ha realizzato l'ideale dell'amor libre già da molto tempo. In questa classe sociale la maggior parte delle persone, soprattutto fra i 18 e i 25 anni, vive unita senza però essersi mai sposata. "All'interno del proletariato non si è mai considerata l'uione libera come un peccato. Dove non esiste altra proprietà che quella di avere un discendente legittimo, dove le persone sono attratte dall'impeto dei loro cuori, la gente non si è mai preoccupata della benedizione del sacerdote. Se non fossero oggi così semplici le formalità del rito civile, se non si ponessero così tanti ostacoli alle madri sole e ai loro figli, forse il proletariato avrebbe abolito già da molto tempo l'istituzione del matrimonio. [...] Iwan Bloch, El amor libre, in Generación Consciente, anno IV, numero 31, marzo 1926, Valencia, pagg. 27-31. La nueva moral sexual Esya tiempo de arrancar la mascara a està sociedad de prejuicio social seculares - aniquiladores del individuo, perjudiciales a la especie. La institución de la familia bien constitmda es un prejuicio social y la familia legalmente constitmda tiene por desempeno el hacer desgraciados a sus miembros. Ella se da por misión el hacer la felicidad de todos, y no llega mas que a ahogar los suehos, las aspiraciones de libertad de cada uno. Nadie es feliz en el estado de matrimonio, pero todos se esfuerzan en colocarse una mascara sobre el rostro, y concurren asì al arrastramiento bacia la misma vertiente de aquellos que aun se encuentran libres ed està traba a la libertad de vz'vz'r individualmente. Nosotros sabemos corno se hacen los matrimonios y lo que preside en su arreglo: para poca cosa el instinto, y sì mejor las conveniencias, la situación social, la fortuna, toda la sèrie de obstàculos a la felicidad. Es la familia quien se arroga el derecho de decidir sobre el piacer de vivir de sus miembros, vigilando con cuidado que no sean comprometidos los intereses económicos, en detrimento del bienestar y de la alegna individuales. Ademàs, la familia no satisface al interés colectivo, porque él es enorme, incalculable el perjuicio que llevan a la especie los matrimonios indisolubles, eternos, encadenando casi siempre a dos individuos que terminan por ser indiferentes el uno al otro, cuando no se odian ferozmente. Yestas uniones de oportunistas, de enemigos, de extenuados, de hipócritas - practicando el adulterio en los brazos los unos de los otros - de razonables, de rutinarios, dando nacimiento a los hijos de la casualidad, a los hijos no deseados, a los hijos del disgusto, de la domesticidad y del odio mismo. \Qué diferencia con los hijos del amor! Es muy raro que nazcan hijos del amor en el seno del matrimonio legai. Estos son sobrenumerarios... sì, pero mas inteligentes, mas capaces, mas bellos, mas perfectos incontestablemente. Asì, pues, iqué es lo que protege la familia legai? La desdicha del individuo y la degeneración de la especie. La familia legai es inùtil, mas bien: ella es nociva a la evolución social. Defender està familia, es defender el infortunio colectivo, la ignorancia, la explotación del individuo; es estimular la resignación pasiva y criminal; es, contribuir al malestar social, ser complice de està serie de crìmenes bàrbaros perpetrados en nombre del amor, por la ceiosia, por el instinto de propiedad; es, protejer el adulterio, la poligamia hipócrita basada sobre la ley monogàmica que da el derecho al hombre de aportar al hogar todas las basuras de la calle, comprendiendo también la sìfilis, infectando su descendencia gracias a la esposa ingenua, oportunista, servii o ignorante. De otra parte, quien ignora que estas familias virtuosìsimas, legalmente constituìdas se componen de cuatro personas por lo menos: el padre, la madre, el nino... y el marido. jAbajo las màscaras! La peor hipocresìa es la hipocresìa interior, ante sì mismo, frente a su propia conciencia. La nueva moral sexual lY el adulterioy la prostitución masculina? iY el absurdo de dos especies de moral, segùn los sexos ? ;Ylos matrimonios de convivencias que agarrotan a dos individuos para toda la vida, quitàndoles el derecho a la libertad de los sentimientos, a la libertad de disponer libremente de sì mismos! 1929, Valencia, pagg. 48-51. Antin, Mario, ElAmor, in Etica, anno I, numero 4, aprile 1927, Barcelona, pagg. 12-13. Armand, E., - Tesis individualista de la procreación voluntaria, in Generación Consciente, anno III, numero 21, aprile 1925, Valencia, pagg. 2-5. - El nudismo, in Iniciales, anno IV, numero 6, giugno 1932, Barcelona, pagg. 5-6. Aube, dr. Frank, El naturismo y su propaganda^ in Iniciales, anno Vili, numero 5, maggio 1936, Barcelona, pagg. 10-11. 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